"Gravi omissioni sul fronte del Covid"

Il procuratore Antonio Chiappani illustra l’inchiesta sulla gestione e la valutazione dei rischi della prima ondata pandemica

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Considerato il numero di morti, l’accenno all’inchiesta sul Covid non poteva mancare nella relazione per l’apertura dell’anno giudiziario – la cerimonia ieri mattina a Brescia – del procuratore di Bergamo Antonio Chiappani (nella foto).

"L’Ufficio ha accertato gravi omissioni da parte delle autorità sanitarie nella valutazione dei rischi e nella gestione della prima fase pandemica". Cioè la primavera del 2020 quando "il Covid ha cagionato oltre 3mila vittime". Sono solo quelle accertate tra fine febbraio e aprile, quando nella Bergamasca morirono 6.200 persone in più della media dello stesso periodo degli anni precedenti. Nella relazione viene definita "eclatante e di forte impatto" la scoperta del mancato aggiornamento del piano pandemico risalente al 2006.

"L’inchiesta vuole capire come sia stata la gestione della prima ondata – ha sottolineato Chiappani – Non abbiamo una missione, se non quella di informare". L’inchiesta, citata anche dal procuratore generale di Brescia Guido Rispoli, non è chiusa ma le indagini sono ultimate ed è in corso l’analisi della voluminosa informativa. Non si sa quanti saranno gli indagati, con un nodo da sciogliere: il reato di epidemia colposa contempla anche comportamenti omissivi? Mancato aggiornamento e applicazione del piano pandemico nonché mancata istituzione della Zona rossa in Valle Seriana sono i temi centrali.

Altro punto, l’impatto della riforma Cartabia con le novità che potrebbero ingolfare il lavoro, ad esempio il recupero delle pene pecuniarie "come se la Procura fosse una succursale di Equitalia. La riforma Cartabia crea la necessità di riorganizzare Tribunale e Procura dal punto di vista penale e civile. Questo può allungare i tempi dei processi, già distanziati, ma anche ritardare gli interventi. Vedo un dato preoccupante ed è quello dei furti in abitazione, e una relativa minore risposta da parte nostra. Vero, sono diminuite le indagini finanziarie, dimezzati i reati fiscali e i sequestri per equivalenti, dati che fanno riflettere".

Quanto ai reati più quotidiani, i fascicoli per furto sono aumentati rispetto al periodo dei lockdown ma stanno tornando in linea con il 2019 pre Covid. È stato un periodo di omicidi: 9 rispetto ai 4 dell’anno giudiziario precedente. Stabili quelli colposi, mentre sono in lieve aumento gli omicidi stradali. In leggero calo le morti sul lavoro, cresciuti invece gli infortuni. Raddoppiate le indagini per corruzione, diminuite le frodi comunitarie. Sempre in aumento i maltrattamenti in famiglia e le violenze domestiche.

Francesco Donadoni