Gioventù bruciata in riva al lago. Rapinatori sempre più giovani

A Lecco aumentano i crimini commessi da giovanissimi, spesso minorenni, che rapinano e commettono violenze. Le statistiche e le indagini della Polizia di Stato confermano questa preoccupante tendenza.

Gioventù bruciata in riva al lago. Rapinatori sempre più giovani

Gioventù bruciata in riva al lago. Rapinatori sempre più giovani

Gioventù bruciata in riva al lago. I criminali sono sempre più piccoli, spesso minorenni, come le loro vittime. Lo testimoniano le statistiche e lo certificano le indagini dagli agenti della Polizia di Stato lecchese, che sempre più spesso hanno a che fare con ragazzini terribili. Lo scorso aprile i poliziotti della Mobile hanno denunciato un adolescente italiano per rapina in concorso: nel giro di appena un’ora per due volte consecutive ha aggredito e rubato in tutto 50 euro ad un coetaneo. A inizio settembre tre giovanissimi marocchini sono stati invece arrestati, sempre con l’accusa di rapina aggravata in concorso, dagli agenti della Volanti per aver scippato la catenina d’oro ad un altro giovanissimo sul lungolago. Di nuovo rapina è il capo di imputazione per una ragazzina italiana indagata a metà ottobre anche per furto aggravato in concorso: "Presso il punto vendita Euronics, all’interno del centro commerciale Meridiana di Lecco – spiegano dalla questura – perpetrava il reato di furto in concorso con un cittadino italiano e tentava il reato di rapina impropria in concorso con un cittadino ivoriano". Un ragazzino senegalese è stato invece trasferito da una comunità di recupero al carcere minorile su ordine dei giudici del Tribunale per i Minori di Milano: "La misura veniva disposta sulla scorta di un’attività investigativa ove venivano raccolti validi elementi in merito ai reati di lesioni e maltrattamento verso i familiari – si leggere nelle relazione sull’attività annuale degli agenti della Polizia di stato lecchese infatti, l’indagato veniva ritenuto responsabile di violenze reiterate nei confronti della madre e dei fratelli minori, sfociati spesso in aggressioni fisiche e minacce di morte". Sono molto giovani, che hanno superato appena i vent’anni, pure i ragazzi che la scorsa estate hanno seminato il terrore su un treno locale della Milano – Lecco via Carnate, che hanno preso di mira un minorenne e tenuto in ostaggio gli altri passeggeri con un machete e con tirapugni. Sono studenti anche i ragazzini che solo l’altro giorno se le sono date di santa ragione sul piazzale della stazione ferroviaria di Lecco, tra le urla di paura dei passanti e le grida di incitamento dei coetanei, per poi disperdersi e scappare a gambe levate prima dell’arrivo dei carabinieri e dei poliziotti. D.D.S.