Gallerie e zig-zag tra le pareti Sull’opera incombe la montagna

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La nuova Lecco – Ballabio è stata inaugurata il 24 febbraio 2006. È lunga poco più di 9 chilometri, la maggior parte dei quali in galleria. Collega Lecco e Ballabio. È stata realizzata in alternativa della vecchia Lecco – Ballabio, cioè la Sp 62. L’ha progettata Giorgio Mazza, ingegnere lecchese, 84 anni, famoso tra il resto anche per essere sopravvissuto all’attacco di un orso il 27 maggio 1978 in Alaska. "In coro questa strada è stata costruita le sue parole al momento del taglio del nastro tricolore -. Ricordo per i vivi o trapassati, immortali per il credo nostro e degli gnostici". L’opera è costata 245 milioni, 11 dei quali stanziati da Regione Lombardia, gli altri dal governo centrale, quando inizialmente, in base ai progetti iniziali redatti tra gli anni ‘80 e ‘90, avrebbe dovuto costare circa 50 miliardi delle vecchie lire. Alla cerimonia del taglio del nastro inaugurale hanno partecipato i rappresentanti istituzionali dell’epoca: l’allora presidente lombardo Roberto Formigoni, i ministri della Giustizia Roberto Castelli, delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi tra l’altro eletto proprio nel collegio di Lecco, il sindaco di Lecco Lorenzo Bodega e il presidente della Provincia di Lecco Virginio Brivio, tecnici e dirigenti Anas. Al tracciato principale di 9 chilometri si aggiungono quasi altre tre chilometri di svincoli. È stata costruita per offrire un percorso più rapido e agevole al primo tratto della strada provinciale 62 della Valsassina. "Una svolta storica per il territorio lecchese e per l’intera comunità lombarda – l’intervento dell’ex presidente regionale -. Ai benefici economici e sociali di più rapidi e sicuri collegamenti si aggiungono i vantaggi di carattere ambientale". D.D.S.