Imbersago (Lecco) – «Stai fermo o ti ammazzo». Un ladro l’altra mattina all’alba delle 7 ha minacciato con un coltello Maurizio Pirovano, 50 anni, da 18 gestore del Centro sportivo comunale di Imbersago. Maurizio abita a Cisano. Domenica è stato svegliato dal sistema di allarme a distanza: una rapida occhiata al telefonino e, dalle telecamere installate appena qualche mese fa, ha visto che nel Centro sportivo c’era un intruso. Lo sconosciuto, con la copertura in cemento di un pozzetto raccattata per strada, stava per sfondare i vetri infrangibili della porta del locale. Maurizio si è infilato la tuta, è montato in auto e in sette minuti è corso a Imbersago. L’intruso era ancora all’opera.
Era un uomo straniero, carnagione olivastra, verosimilmente magrebino, sui 35 d’età, giubbotto chiaro con cappuccio indosso e una mascherina sul volto per coprire i lineamenti. Aveva appena strappato il registratore di cassa e rovistato nei cassetti del bancone e stava combinando altri danni. Quando ha visto Maurizio è scappato, prima in bicicletta, poi a piedi. Maurizio lo ha inseguito, lo ha tallonato ed è riuscito a raggiungerlo, ma quando lo stava quasi per bloccare il delinquente si è voltato puntandogli contro un grosso coltello: «Stai fermo o ti ammazzo», gli ha urlato contro.
«Cosa potevo fare? Mi sono fermato e l’ho lasciato andare – racconta Maurizio –. Si è dileguato nei campi verso l’Adda». Calata l’adrenalina e cessata la paura, a Maurizio è venuto il magone. «È la prima volta che mi capita qualcosa del genere e spero non succeda mai più – confida –. Il Centro sportivo è la mia vita, è come se fosse casa mia. Non c’è nulla da rubare, è soprattutto un luogo di ritrovo, non solo per praticare attività sportiva, ma per trascorrere del tempo insieme». Maurizio da quell’intrusione non riesce più a dormire: «Lascio le luci del Centro tutte accese e continuo a guardare le immagini delle telecamere attraverso il telefonino, per paura che arrivi un altro ladro – dice –. Ho il magone, mi sento impotente. Sono disgustato e sono stanco...». Il ladro è stato immortalato appunto dalle telecamere del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso, che lo hanno ripreso anche in viso. Il video ora è in mano ai carabinieri e potrebbe aiutarli a identificare il colpevole.