Vomito, crampi, dissenteria, poi il coma. Un pensionato di 77 anni ha rischiato di morire due volte per aver mangiato funghi velenosi. Li ha raccolti lui stesso. La prima volta è stato male subito dopo aver cucinati e mangiati, la seconda volta a distanza di alcune settimane, a causa delle complicanze della grave intossicazione, in seguito alle quali è rimasto ricoverato sospeso tra la vita e la morte per giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Merate prima di riprendersi. Con lui sono finiti in ospedale anche alcuni familiari con cui aveva condiviso i funghi. Solo l’anno scorso in provincia di Lecco si sono registrati 2 casi di intossicazione da funghi, con il coinvolgimento di 6 persone, 8 casi in tutti i paesi della provincia di Monza e del Lecchese che fanno capo all’Ats della Brianza, per 12 persone in tutto.
Nessuna di loro aveva sfruttato il servizio gratuito di controllo preventivo degli esperti dell’Ispettorato micologico proprio di Ats della Brianza, che nel 2023 hanno controllato 260 chili di funghi, di cui oltre 100 chili sono poi risultati non commestibili, alterati o velenosi. Se fossero finiti in tavola, il bilancio delle persone ricoverate e magari anche morte sarebbe stato certamente molto peggiore.
"Il controllo e la conseguente eliminazione dei funghi non commestibili o dei quantitativi commestibili ma deteriorati consentono di evitare sindromi gastroenteriche importanti", spiegano da Ats. Si possono rivolgere al servizio tutti i cittadini, per il controllo è necessario fissare un appuntamento: il servizio è attivo a Bellano e a Oggiono. Per prenotare occorre telefonare rispettivamente ai numeri 0341 822128 e 0341 482850. È importante sottoporre al controllo l’intera partita di funghi raccolti, per evitare possibili scambi e contaminazioni.