Lecco, 6 gennaio 2025 – Papà Renato e il figlio Francesco sono morti lo stesso giorno. Come sono morti lo stesso giorno, così il loro funerale verrà celebrato nella medesima giornata e insieme domani pomeriggio nella basilica di San Nicolò a Lecco. “Strano caso della vita”, il commento, laconico e affranto, di Enrico, che in poche ore ha perso sia padre, sia il fratello.
Renato Porcu aveva 88 anni, Francesco 61. Renato si è spento venerdì, in un letto dell’ospedale Manzoni di Lecco, consumato da un brutto male che lo ha portato via in brevissimo tempo. Francesco è stato stroncato da un malore ancor più fulminante, un arresto cardiaco che lo ha ucciso mentre dormiva nel letto di casa sua a Varenna. È stato trovato esanime anche lui venerdì, poco prima che papà Renato esalasse l’ultimo respiro. “Purtroppo sono morti mio fratello Francesco e anche mio padre nello stesso giorno – sono le parole di dolore di Enrico, l’altro figlio di Renato e fratello di Francesco –. Ciao Franco, ciao papà Renato”.
Oltre che dalla morte, papà e figlio sono stati accomunati anche da una stessa passione, quella per la musica. Renato – originario della Sardegna, arrivato in Lombardia agli inizi degli anni Sessanta, prima a Milano, poi a Lecco, dove ha lavorato alla Leuci, la storica fabbrica di lampadine che non c’è più –, era un virtuoso della fisarmonica, strumento che suonava con diversi gruppi in giro per sagre e feste paesane. Francesco, dipendente di banca in pensione, suonava invece la batteria con diversi complessi, tra cui gli Axton, una delle migliori band dell’underground hard and heavy metal nostrano.
“È un momento triste per la Axton-family – è il messaggio di cordoglio proprio degli Axton –. Purtroppo ci ha prematuramente lasciato Francesco, già batterista della band negli anni 1986-1987. Era una fase in cui stavamo rapidamente crescendo, dopo gli inizi un po’ amatoriali, anche se caratterizzati sempre da tanta passione e voglia di fare. La sua cantina in centro Lecco diventò per un paio d’anni il nostro quartier generale e la sala prove della band. Tempi gloriosi ed indimenticabili. Ciao Francesco comincia ad accordare i tamburi, nella sala prove dell’altra dimensione, che prima o poi rifacciamo un po’ di casino insieme!”.