Troppi pericoli: la Statale 36 resta chiusa. Paesi soffocati dai tir/ VIDEO

Tra Lecco e Colico tecnici al lavoro

Il masso finito sulla carreggiata in un’immagine dei pompieri

Il masso finito sulla carreggiata in un’immagine dei pompieri

Lecco, 28 aprile 2019 - La superstrada tra Lecco e la Valchiavenna su cui giovedì sera, all’altezza di Lierna, si è abbattuta una frana per ora resta completamente chiusa. L’obiettivo è quello di riaprirla entro venerdì, per il fine settimana, al più tardi per il controesodo del ponte del Primo maggio, sebbene solo parzialmente. L’ipotesi al momento è infatti quella di rendere percorribile in sicurezza almeno la carreggiata sud verso Milano, quella a lago, più distante dal versante da cui sono piovuti i macigni, istituendo un doppio senso di circolazione grazie alle due corsie.

Per la carreggiata nord verso Sondrio ci vorranno invece almeno una decina o una quindicina di giorni, sebbene si tema che in realtà possano trascorrere anche un paio di mesi. «Ieri in mattinata i rocciatori e i tecnici specializzati incaricati dai vertici di Anas, a cui compete la Statale del lago di Como e dello Spluga, hanno cominciato le operazioni di bonifica – spiega l’assessore regionale al Territorio e alla Protezione civile Pietro Foroni -. Per agevolare il più possibile la soluzione dell’emergenza abbiamo offerto tutto il supporto che siamo in grado di fornire con un geologo e mettendo a disposizione l’elicottero della nostra Protezione civile. Domani, lunedì, contiamo che si possa già iniziare a posizionare le reti di protezione per arrivare a riaprire parzialmente una carreggiata della Super già venerdì».

Per domani prevista inoltre una nuova riunione di emergenza convocata dal prefetto di Lecco Michele Formiglio per tracciare il punto della situazione. Nel frattempo la 36 rimane interdetta per un tratto di una quindicina di chilometri tra Abbadia Lariana e Bellano. L’unica alternativa è rappresentata dalla vecchia provinciale rivierasca Provinciale 72 sulla sponda lecchese oppure, per chi proviene dalle località turistiche della Valtellina, dalla Regina sulla parte comasca. Ieri, rispetto al disastro viabilistico di venerdì, la situazione tutto sommato ha retto, nonostante le inevitabili code e i prevedibili rallentamenti in alcuni momenti. Ma la vera prova del fuoco è prevista per questa sera, quando migliaia di villeggianti della domenica cercheranno di tornare a casa dalle zone della Valtellina, dell’Alto Lario e della Valsassina, rischiando di rimanere intrappolato in un inferno di asfalto, auto e smog.