REDAZIONE LECCO

Fra i narcisi spuntati attorno a un avello romano Un tuffo nel passato per ricordare come eravamo

Fra le curiosità gli eventi in cui sfilavano carri di boccioli profumati e il più bello vinceva

Nel giardino della scuola di Brunate c’è un avello romano, utilizzato nel comasco come antica sepoltura. Risulta che protesse anche soldati arcieri.

Fu rinvenuto in via Gorio a Como e negli anni ‘60 fu creato un sacello dove ricordare i caduti che erano molto cari a Gabriele Giussani. Impreziosito da una targa in bronzo, col tempo l’avello fu inghiottito dalla vegetazione. Riscoperto durante alcuni lavori, cerca nuova memoria nei narcisi, ora custoditi dai bambini, che presto fioriranno attorno.

Dal greco "narkao" (stordisco) per il loro profumo inebriante, i narcisi hanno un bulbo molto velenoso ma un significato speciale per i Brunatesi.

Infatti tra le curiosità del luogo, vi sono le "narcisate". I prati intorno all’abitato erano biancheggianti di narcisi selvatici e in molti ne raccoglievano grossi mazzi.

La "Festa del Narciso", ideata dall’ingegnere Giussani, si svolgeva ogni anno al Centro Sportivo del Nidrino. Addobbati con narcisi e genziane, molti carri sfilavano e il più bello vinceva. Col ridursi delle fioriture spontanee, la festa sparì. Oggi i narcisi tornano a nuova vita per ricordare quelle "Rimembranze storiche! Eroismo d’un tempo gloria d’oggi. Nel bronzo scolpite e nel cuore di tutti. Per sempre", come recitava l’iscrizione sull’avello.