DANIELE DE SALVO
Cronaca

Fine vacanza con tampone per 715 lecchesi

Al ritorno da Croazia, Grecia, Malta e Spagna sottoposti all’esame. Un centinaio fra quelli ricoverati negli ospedali pubblici.

di Daniele De Salvo

Fine della vancanze con tampone per 715 turisti lecchesi. Come previsto dall’ordinanza del ministri della Salute Roberto Speranza lo scorso 12 agosto e in vigore dal giorno seguente, sono stati sottoposti a tampone per valutare l’eventuale positività alla Covid-19 tutti i viaggiatori della provincia di rientro dalle ferie in Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Complessivamente hanno dovuto svolgere gli accertamenti per scongiurare possibili focolai ed epidemie di coronavirus 715 lecchesi appunto: 80 a ferragosto, 90 il 16, 140 il 17, 125 il 18, 110 il 19 e 170 giovedì. Ai returnee dai luoghi di ferie a rischio, tra i quali si sono registrati diversi infetti che hanno provocato una nuova impennata della linea del grafico del coronavirus, si sono aggiunti tra l’ottantina e il centinaio di pazienti quotidiani ricoverati nei tre ospedali pubblici o dei poliambulatori territoriali sempre per evitare contagi in corsia o perché manifestano sintomi sospetti. Gli esami vengono svolti dai tecnici di laboratorio dell’Asst con il coordinamento dei sanitari dell’Ats della Brianza. A quanti viene eseguito il test vengono consegnate le istruzioni per la quarantena domiciliare in caso di positività, e viene comunque consigliata la massima autodisciplina in attesa del referto del tampone, disponibile la sera del giorno successivo e comunque non oltre le 48 ore dall’esecuzione del test sul fascicolo sanitario elettronico individuale e tramute mail. I postivi vengono e verranno comunque contattati telefonicamente direttamente dagli operatori di Ats Brianza. "Ringrazio i collaboratori della nostra Asst che si sono prontamente attivati per eseguire oltre settecento tamponi in breve tempo ai cittadini provenienti da Croazia, Grecia, Malta e Spagna – commenta il direttore generale Paolo Favini -. Tutto ciò consente di arginare il più possibile la diffusione del virus anche fra i più giovani. Invito tutti a non abbassare la guardia e ad osservare le tre norme di base che consentono di limitare il contagio".