DANIELE DE SALVO
Cronaca

Fatta luce sull’infortunio mortale Casatese, troppe tragedie del lavoro

Lecco, lunedì l’autopsia sul corpo di Stefano Anastasio morto nel cantiere di Besana Brianza

di Daniele De Salvo

"Sì, è lui". Ieri in giornata la moglie rimasta vedova Carmen ha dovuto riconoscere ufficialmente suo marito Stefano Anastasio, il manovale di 50 anni di Casatenovo che martedì è morto a Besana Brianza, travolto dall’escavatore che stava manovrando. L’autopsia, invece, è prevista per dopodomani, lunedì.

Il magistrato di turno ha infatti disposto tutti gli accertamenti sull’ennesima morte bianca. Subito dopo l’autopsia probabilmente il feretro dell’operaio verrà restituito immediatamente ai familiari affinché possano così celebrare il funerale in settimana. Dalle prime verifiche sembra che il terreno su cui stava lavorando abbia ceduto e la piccola ruspa che stava manovrando si sia ribaltata: lui sarebbe caduto fuori dalla cabina aperta e sarebbe stato schiacciato dal peso del mezzo da cantiere. Stefano è l’ultima vittima casatese di un infortunio sul lavoro.

Nel settembre del 2019 era stata la volta di Gianluca Giovinazzo, 38 anni appena compiuti e sposato da appena dodici mesi, morto stritolato da una pressa all’interno della "Bricon", un mattatoio di conigli di via Madonnina di Rogoredo di Casatenovo, la frazione dove era cresciuto e abitava. Prima ancora, a maggio 2009, a perdere la vita sul lavoro era stato Moussa Campaore, 27enne originario del Burkina Faso, trasferitosi nel 2003 in Italia per sfuggire alla miseria del suo Paese: lui ha perso la vita alla "Master plast" di Cornate d’Adda, dove un estrusore di materiale plastico è esploso come una bomba, uccidendo sia lui, sia un suo collega e ferendone un terzo.

Stefano era originario di Maddaloni, in provincia di Caserta, in Campania. Era arrivato a Casatenovo da giovane per raggiungere uno dei fratelli e lavorare come dipendente della “Costruzioni Sassella“. Oltre alla moglie Carmen, che è un’infermiera professionale in Casa di riposo a Monticello Brianza, ha lasciato orfani di padre i due figli Yuri, che ha 18 anni e lavora e Silvia di 16, studentessa di terza superiore.