
Si tratta di un impianto di accumulo elettrochimico su una superficie di circa 30mila metri quadrati
Una maxi centrale di batterie ricaricabili per accumulare energia elettrica a Cremella. Verrà realizzato all’Isola, nella ex centrale elettrica di Enel. Si tratta di un impianto di accumulo elettrochimico, su una superficie di circa 30mila metri quadrati, dove l’energia non utilizzata prodotta da impianti fotovoltaici verrà stoccata in container di batterie per essere poi utilizzata quando occorre.
L’impianto di chiama Bees, acronimo di Battery Energy Storage System. Lo vogliono realizzare gli investitori di una società romana e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica hanno già avviato il procedimento per valutare la pratica. Da Cremella però arriva il no all’impianto: i cittadini hanno paura per la propria salute e per il territorio. Nicolò Perego, consigliere comunale di 36 anni, ha lanciato una sottoscrizione, firmata già da oltre un migliaio di persone. Avverte di "criticità e potenziali rischi ambientali connessi al progetto" e chiede "di non autorizzarne la realizzazione, promuovendo un modello di sviluppo energetico realmente sostenibile".
Vicino al posto scelto ci sono molte abitazioni, ma anche un campo sportivo e un parco giochi inclusivo, un’area per le feste, il Trovante che è un’opera d’arte pubblico e un sentiero molto battuto. L’impianto provocherebbe emissioni elettromagnetiche, ma anche rumore, oltre che degrado ambientale. Gli impianti Bess sono strategici per il fabbisogno energetico: consentono di immagazzinare energia elettrica, abbattendo i costi e favorendo le fonti rinnovabili. Di contro la temperatura all’interno delle celle può aumentare in maniera incontrollata innescando incedi e reazioni a catena con il rilascio di gas infiammabili e sostanze tossiche. D.D.S.