STEFANO CASSINELLI
Cronaca

Cassina, cacciatore muore in quota mentre cattura un capriolo

Emanuele Carsana è stato trovato dai compagni, stroncato da un infarto mentre trasportava la carcassa dell'animale

Il cacciatore si è sentito male mentre trasportava la carcassa di un capriolo

Cassina Valsassina (Lecco), 19 agosto 2016 - Emanuele Carsana è morto facendo una delle cose che più amava ovvero cacciare sulle montagne della Valsassina. L’imprenditore di Cassina Valsassina è deceduto ieri mattina mentre sul territorio nella zona dei Piani di Artavaggio stava cacciando. Le ricerche del valsassinese sono iniziate nella tarda mattinata quando altri cacciatori della zona non sono più riusciti a mettersi in contatto con lui e hanno avviato l’attività di ricerca.

A spiegare l’accaduto il sindaco di Cassina Roberto Combi che era in zona a caccia con suo figlio: «Quelli che hanno dato il via alle ricerche erano tutti in zona Artavaggio. Eravamo in giro io e mio figlio, poi un altro cacciatore, Emanuele e il sindaco di Cremeno Pierluigi Invernizzi che accompagnava suo zio nella battuta. Eravamo in cinque punti diversi, ci vediamo spesso e ci conosciamo, quando uno arriva e vede che c’è il cacciatore si sposta in un altro posto per non dare fastidio. Carsana era da solo, mentre Invernizzi e suo zio erano più sotto e lo hanno sentito sparare ad un certo punto.

Pochi attimi dopo Carsana ha chiamato Invernizzi e gli ha detto che aveva preso un capriolo e che stava seguendo le tracce di sangue perché l’animale ferito si era allontanato, poi è andata via la comunicazione il che è normale perché in zona il segnale non è buono per via della conformazione del territorio». Dopo un po’ Invernizzi però si è preoccupato perchè non sentiva più l’amico e così ha chiamato gli altri presenti in zona e Combi spiega: «Ci siamo preoccupati pensando che potesse essere accaduto qualcosa così ci siamo diretti tutti nell’area da dove aveva sparato per vedere di trovarlo. La zona non è particolarmente pericolosa ma ci sono boschi e l’erba altissima per cui non lo abbiamo trovato e abbiamo chiamato il numero d’emergenza capendo che le nostre preoccupazioni erano fondate.

Quando sono arrivati il Soccorso alpino e i Vigili del fuoco, abbiamo ricominciato le ricerche e alla fine è stato trovato. Non era caduto, era sdraiato a terra accanto al capriolo, non c’erano dirupi o altro. Probabilmente è stato un infarto perché non aveva traumi, non c’erano cose pericolose. Forse stava trascinando il capriolo». Sul posto è intervenuto un medico per la constatazione del decesso e nel pomeriggio la salma è stata portata all’ospedale. Emanuele Carsana aveva un’impresa edile proprio nel comune di Cassina, aveva alcuni dipendenti nella sua azienda. Carsana lascia la moglie Celestina Combi e le figlie Marzia e Marika.