DANIELE DE SALVO
Cronaca

Calolziocorte, educatore cinofilo disabile: insegna l'amore per gli animali

Da un handicap fisico a un mestiere difficile e prezioso: ecco la lezione di un 46enne paraplegico di Merate, primo nel suo genere in Italia

Giuseppe Passerelli di 46 anni di Merate, primo educatore cinofilo paraplegico

Calolziocorte (Lecco), 21 dicembre 2019 - I cani non sono animali domestici, ma componenti di diritto della famiglia in cui vivono e di cui fanno parte. Per questo meritano preparazione, cure e attenzioni adeguate, affinché siano davvero compagni di vita, magari anche delle persone più fragili o degli anziani, oppure di chi sta attraversando momenti particolari e difficili come ad esempio gli adolescenti turbolenti. E ad offrire preparazione, cure e attenzioni adeguate, affiancando passo passo tutti i componenti della famiglia, bipedi e quadrupedi insieme, ci pensano l’educatore cinofilo diversamente abile Giuseppe Passerelli di 46 anni di Merate, primo educatore cinofilo paraplegico in Italia, l’esperta olistica Erika Di Giambattista anche lei di 46 di Colle Brianza, che è preparata per praticare massaggi e altri trattamenti olistici di supporto pure ai cani, e la psicologa psicoterapeutica lecchese 34enne Elvira Ripamonti, specialista tra il resto nell’occuparsi di minori e di dinamiche familiari.

I tre, che si sono incontrati per caso e condividono l’amore per i cani oltre che per gli umani, hanno fondato a Calolziocorte, in via Cesare Battisti, vicino tra l’altro ad un ambulatorio veterinario, il centro Dog revolution. Si tratta della prima esperienza analoga in Europa. "I cani non sono peluche, né giocattoli e neppure surrogati di figli o fratelli – spiegano i tre esperti -. Non devono quindi essere trattati come tali. Occorre rispettare il loro ruolo, il loro carattere e le loro peculiarità e valorizzare le loro caratteristiche affinché nelle case dove si trovano si stabilisca il giusto equilibrio tra tutti. Nel contempo rappresentano una sorta di porta di ingresso o di specchio dell’esistenza dei loro padroni, o meglio di coloro a cui si affidano. Non ci proponiamo, ognuno in base al nostro compito specifico, di aiutare quanti si rivolgano a noi a mantenere questo giusto equilibrio positivo oppure a ristabilirlo quando viene meno o a trovarlo insieme se manca".

Ad esempio in questo periodo affiancano papà, mamma, i due figli e i loro due pitbull che hanno manifestato segni di aggressività che poi si è scoperto essere scatenata dall’ansia generalizzata all’interno del nucleo familiare e che, non fosse stata gestita in maniera adeguata, avrebbe probabilmente portato a spiacevoli e pericolose conseguenze per tutti. Altri possibili segnali da cogliere prima che sia tardi possono essere però l’eccessivo abbaiare, l’esuberanza fuori controllo, il tirare al guinzaglio, le difficoltà con il cibo. I tre possono contare pure su Zeus, uno splendido cucciolone sempre di labrador di tre anni, testimonianza concreta che l’innovativo approccio che propongono con i cani e i possessore dei cani è quello giusto. 

"Quando nel giugno 2016 è venuto con me era incontrollabile, distruggeva ogni cosa – rivela Giuspe Passarelli, che si definisce "diversamente educatore cinofilo" non solo e non tanto perché in carrozzina, quanto per il suo metodo inedito -. Adesso sa accendere e spegnere le luci, portarmi bottigliette d’acqua, camminarmi accanto senza guinzaglio, lanciare l’allarme in situazioni di pericolo". Tra i vari servizi che il "diversamente educatore cinofilo", la psicoterapeuta e l’olistica offrono c’è anche quello di preparare cani in grado di supportare chi è solo e fatica a muoversi, manifesti disturbi comportamentali e relazionali, bambini e ragazzini borderline, perché i cani sono i migliori amici degli essere umani a cui sanno donare molto più di quanto ricevono, oppure, come sostiene Milan Kundera, "i cani sono il nostro tramite con il paradiso".