Droga e violenza nei campi dello spaccio del Po: 6 arresti, uno a Lecco

Operazione ''Maishish'' dei carabinieri di Cremona contro gli spacciatori di due bande rivali. Un ricercato è stato fermato nell'Oggionese

Oggiono (Lecco), 14 dicembre 2022 – Droga e violenza senza pietà per proteggere i campi di “maishish” della Bassa, cioè i campi di mais lungo il Po dove si spaccia hashish ma non solo. I carabinieri del Reparto operativo di Cremona questa mattina all'alba hanno arrestato tra Milano, Lecco, Treviso e L’Aquila 6 cittadini nordafricani. Altri 8 sono al momento ricercati e 27 sono stati denunciati. Sono tutti accusati a vario titolo di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e rapina aggravata.

La provincia di Lecco

Uno di loro è stato fermato a Lecco, nell'Oggionese. Lo hanno rintracciato gli agenti della Polizia strada durante un posto di blocco, dagli accertamenti è emerso che su di lui pendeva un mandato di cattura e lo hanno consegnato ai militari del tenente colonnello Massimiliano Girardi che gli stavano dando la caccia. Un altro è stato cercato invece a Monte Marenzo, dove risulta residente, salvo poi essere rintracciato in provincia di Treviso dove si è trasferito. Il blitz è scattato pure dietro le sbarre, in prigione a San Vittore e in carcere a Cremona, dove due erano già detenuti per altre questioni.

Operazione Maishish

L'operazione è stata battezzata con il nome in codice “Maishish”, dalla crasi delle parole mais, cioè i dove i 14 contro cui è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare spacciavano, e hashish, la doga che vendevano di più. Le indagini sono scattate il 4 maggio 2021, quando uno straniero è stato picchiato a sangue a martellate e rapinato da una decina di connazionali in branco nelle campagne tra Ferie di San Bassano e Crotta d'Adda in provincia ci Cremona per una guerra tra bande per il controllo delle piazze di spaccio. Era ridotto in fin di vita, abbandonato in una cascina vicino al Po, dopo essere stato anche derubato del telefono cellulare e del portafogli.

Le violenze

La sera del 20 giugno sempre del 2021, a Crotta d’Adda, un altro straniero, dopo essere stato minacciato con una pistola e con un coltello, ha cercato di salvarsi gettandosi da un ponte. E' stato aggredito perché i compagni sospettavano che si volesse intascare gli incassi di 4 giorni consecutivi di spaccio. Il 16 ottobre 2021 altri due cittadini stranieri sono stati pestati e seviziati tra Spinadesco e Crotta d’Adda, ancora una volta per questioni di spartizione della droga: i due sono stati anche sequestrati, ma uno è riuscito a scappare e chiedere aiuto a una donna di Grumello Cremonese che se lo è trovato accasciato davanti alla porta di casa.

Le indagini

Le indagini, durate mesi, sono state molto difficili, a causa degli spazi aperti. I carabinieri del comando provincia di Cremona, guidato dal comandante provinciale colonnello Giuliano Gerbo, si sono dovuti letteralmente mimetizzare per monitorare spacciatori e clienti. Hanno filmato molti passaggi di consegne. Hanno inoltre individuato i componenti di due gruppi rivali e il capo di una delle due bande. Sono stati identificati moltissimi acquirenti, di ogni età, professione e estrazione sociale. Una settantina di loro sono stati segnalati al prefetto. A casa di uno degli indagati sono stati trovati 8mila euro in contanti.