PAOLA PIOPPI
Cronaca

Dramma della migrazione Morto lungo la ferrovia

Il corpo di un trentenne marocchino era riverso a lato della massicciata. Si trovava lì da diversi giorni. Era ospite di un centro per migranti di Balerna.

Dramma della migrazione  Morto lungo la ferrovia
Dramma della migrazione Morto lungo la ferrovia

di Paola Pioppi

In quel fosso, immerso nella boscaglia, ci era finito da giorni, forse da settimane. Finché il suo corpo, ormai senza vita da tempo, è stato avvistato venerdì sera verso le 21.30 dal macchinista di un treno in transito sulla linea ferroviaria tra Como e Cantù. Il conducente, durante un momento di sosta in attesa di avere il via libera del semaforo di linea, abbassando il finestrino ha sentito un forte odore, per poi intravedere il corpo qualche metro più sotto, nella boscaglia a ridosso della massicciata. Ha subito avvisato la Polfer, ma in posto, essendo il corpo al di fuori della sede ferroviaria, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cantù, assieme ai vigili del fuoco che hanno fatto il recupero in quel punto di fitta boscaglia impervio e quasi invisibile. La prima ipotesi è che si tratti di un uomo di 33 anni di origine marocchina, che risultava ospite di un centro per migranti di Balerna, in Svizzera. A poca distanza dal cadavere, c’era infatti un documento che riportava questi dati, ma che è ancora tutto da verificare: il foglio era molto rovinato e poco leggibile, ma soprattutto deve essere accertato che quella identità corrisponda effettivamente all’uomo ritrovato. Anche sulla dinamica sono in corso accertamenti di indagine.

Le condizioni e il luogo in cui è stato ritrovato, e che avesse al seguito un documento si sua proprietà. Per quanto riguarda le cause del decesso, i primi rilievi fanno ipotizzare che possa essere caduto dai binari, forse urtato da un convoglio in transito. Non aveva evidenti segni di violenza, e attorno al punto in cui era adagiato, non c’erano segni di passaggio, come se in quella infossatura fosse caduto dall’alto, senza più muoversi. Il magistrato di turno della Procura di Como, Giuseppe Rose, darà incarico al medico legale di svolgere l’autopsia per stabilire le cause della morte, se ancora possibile viste le condizioni del corpo, e una ipotesi di datazione. Dovranno inoltre essere ricavati i dati utili ad accertare la sua identità. In ogni caso, le circostanze sembrano essere quelle di un incidente, avvenuto mentre la vittima camminava lungo la massicciata, come accaduto già anche altre volte, anche se sarà quasi impossibile stabilire con certezza in quel direzione era diretto.

Paola Pioppi