
Un addetto all'industria
Lecco, 5 aprile 2016 - Il tasso di disoccupazione in provincia scende ancora, ma ci sono diecimila persone in cerca di un lavoro in tutta la provincia di Lecco. Lo rileva l’ultimo studio sul mercato del lavoro redatto dal Gruppo Clas, in collaborazione con la Camera di Commercio. I numeri sono incoraggianti, anche se la ripresa è ancora lontana. Per il secondo anno consecutivo cala il tasso di disoccupazione, che scende di oltre un punto attestandosi nel 2015 al 6,2 per cento. Ben 1.300 persone in più hanno trovato lavoro, ma il dato è positivo solo per gli uomini (+1.900), mentre le donne calano (-600). In totale sono comunque 147.000 gli occupati in provincia. Di questi 87.700 hanno un impiego nel terziario, 47.400 nell’industria, 10.600 nell’edile e 1.400 nell’agricoltura.
«Finalmente abbiamo dati positivi – spiega Gianni Menicatti di Clas, che ha redatto il rapporto –, il 2015 è stato un anno in crescita. Proseguono però i numerosi problemi nel nostro sistema economico. Per esempio sono molti i lecchesi che hanno trovato lavoro fuori provincia, in particolare a Monza e soprattutto a Milano. Rimangono le criticità per i più giovani, ma i Neet, coloro che non studiano e non cercano lavoro, sembrano in lieve calo. Inoltre il settore turistico fa fatica a decollare e il manifatturiero, così come l’artigianato, sono ancora in difficoltà». Il Lecchese risulta infatti meno competitivo rispetto alle province limitrofe, in particolare se comparate all’hinterland milanese. Dei 1.300 nuovi occupati solo 500 hanno trovato lavoro in provincia. Sono calati i posti nel settore edile e nel manifatturiero, pari a circa 500 unità. Migliora il terziario con circa 1.500 posti in più. In ogni caso è sempre l’industria a trascinare Lecco: in Lombardia infatti ha il maggiore tasso di assunzioni nel settore. Durante lo scorso anno la cassa integrazione diminuita, calando del 40%. Se sulle sponde orientali del Lario non si ride, non va molto meglio nel resto della regione. Lecco infatti è al secondo posto in Lombardia per tasso di occupazione (66%) dietro a Milano. Ed è sempre seconda per minore tasso di disoccupazione dietro Bergamo. La provincia manzoniana è sul gradino più basso del podio per la minore disoccupazione femminile. Il tasso di disoccupazione giovanile (15 - 24 anni) si attesta intorno al 26%, rispetto al 30% del 2014. Ma nel 2008, nel Lecchese, era inferiore al 10%. Dei 21mila ragazzi il 56% studia, il 12% lavora, il 10% lo cerca, mentre l’11% non è attivo. Per quanto riguarda gli stranieri sono 31.900 i presenti in città, ben 21.400 un più rispetto al 2001 (quando erano 10.500). Lecco ospita il 2,4% di tutti coloro che sono presenti in regione. In pratica 94 stranieri ogni 1000 abitanti, quasi il 10%. La maggior parte arrivanoda Burkina Faso, Costa d’Avorio, Kosovo, Senegal e Turchia.