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Varenna, Napoleone ospite di Villa Monastero: in mostra opere e dipinti che lo ricordano

Esposto un quadro appena acquisito per celebrare il bicentenario della morte di Bonaparte

Il ritratto di Napoleone

Varenna (Lecco), 7 maggio 2021 – Varenna come l'isola di Sant'Elena e Villa Monastero come Longwood House. Villa Monastero di Varenna ospita Napoleone Bonaparte. All'indomani della bicentenario della sua morte avvenuta il 5 maggio 1821 nella casa-museo è stato esposto un ritratto d'epoca di Napoleone che è stato acquisito di recente. E' un dipinto collocato nella sala del Salottino Napoleonico. E' un dipinto eseguito a pastello con una raffinata resa pittorica che lo rappresenta rappresenta nel suo studio, come appare nel dipinto realizzato intorno al 1840 dal pittore Paul Hippolyte Delaroche, vissuto tra il 1797 e il 1856, allievo di Antoine Jean Gros, autore del famoso ritratto di Bonaparte nella battaglia di Arcole. Il ritratto è però solo uno del percorso proposto dal conservator Anna Ranzi per illustrare le collezioni di Villa Monastero attraverso una rilettura in chiave napoleonica delle scelte operate dai proprietari che si sono susseguiti nel corso dei secoli e che hanno dato alla villa il suo attuale aspetto. Il percorso è visitabile fino al 30 dicembre 2022.

In particolare i coniugi De Marchi, ultimi proprietari della villa dal 1925 al 1939, furono attratti dal gusto neoclassico e dall’epoca napoleonica come emerge da mobili, stampe e dipinti. Si tratta di dieci opere che fanno riferimento e prendono spunto dagli artisti che lavorarono per Napoleone: il pittore francese Jacques-Louis David appunto (1748-1825), il milanese Andrea Appiani (1754-1817) che nel 1804 divenne pittore di corte di Napoleone, l’incisore monzese Giuseppe Longhi (1766-1831), insieme ad altri come Pelagio Palagi (1775-1860), Mauro Gandolfi (1764-1834) e lo scultore Giovan Battista Comolli (1775-1830), che condivisero il milieu neoclassico e lo diffusero in Lombardia e altrove. Anche la decorazione del giardino botanico di Villa Monastero rivela elementi architettonici di indubbio gusto neoclassico, come il tempietto con colonne corinzie e vasi in marmo e pietra. Presenta inoltre un gruppo scultoreo di notevole fascino che raffigura la Clemenza dell’imperatore Tito nei confronti di Vitellia e Sesto, che avevano congiurato contro di lui.