Dervio, via l’ecomostro del "Feldspato" sul Lario

Inizia finalmente l’operazione di abbattimento dell’ex fabbrica di minerali con cisterne, tubi, lamiere e nastri trasportatori

La Feldspato

La Feldspato

Dervio (Lecco), 10 febbraio 2022 -  Giù l’ecomostro del lago di Como. Sarà abbattuto a San Valentino. Lunedì verranno demoliti i vecchi stabilimenti della ex fabbrica di minerali “Cave Feldspato“, dismessi ormai da un ventennio, uno scheletro di cisterne, lamiere, tubi, nastri trasportatori, metallo e cemento che incombe sul paese a ridosso della linea ferroviaria. Ha rappresentato un pezzo di storia importante nemmeno troppo remota di Dervio e del territorio. Per cominciare, al posto del rudere, verranno realizzati trenta parcheggi pubblici, mentre in futuro potrebbero sorgere fino a 12mila metri cubi di nuove abitazioni sebbene al momento non sia stato presentato ancora alcun progetto. A ordinare l’intervento dei “guastatori“ per distruggere e sgomberare quel che resta del comparto industriale fatiscente che si estende su circa mezzo ettaro è stato il sindaco Stefano Cassinelli, che aveva già annunciato l’intervento la scorsa primavera. "Cambierà in positivo l’immagine di Dervio", annuncia il primo cittadino, che avvisa tuttavia che i residenti della zona e non solo dovranno sopportare qualche disagio. «Si tratta di lavori complessi che comporteranno il passaggio di un numero significativo di mezzi per portare via tutto il materiale – prosegue -. Chiediamo di portare pazienza". Ci vorrà un mese per terminare l’intera bonifica". Una volta che i demolitori se ne saranno andati entreranno in azione tecnici e muratori: "Subito dopo gli interventi di demolizione e rimozione delle macerie sarà realizzato un parcheggio per circa 30 auto che contribuirà in maniera importante a migliorare la qualità della vita nel quartiere". Fatica anche lui a credere che una questione annosa stia finalmente per essere risolta e che il countdown sia cominciato: "A inizio mandato non avrei potuto immaginare che avremmo raggiunto questo storico risultato", confessa, ringraziando pure i proprietari della “Felspato“ che hanno ceduto alle pressanti richieste arrivate dall’Amministrazione comunale. "La “Feldspato“ ha significato lavoro, occupazione, benessere e di questo siamo tutti grati ma il degrado avanzato l’ha trasformata in un problema – conclude Stefano Cassinelli -. Siamo consapevoli del valore che ha avuto questo impianto produttivo per il territorio ma è giunto il momento di voltare pagina e riqualificare l’immagine del paese".