Deragliamento, sistemati i binari Via ai treni tra Borgonato e Pisogne

Il tratto era stato posto sotto sequestro il 12 dicembre, a due giorni dalla tragedia sfiorata. L’infrastruttura è tornata praticabile grazie ai rapidi lavori nella stazione d’Iseo e lungo le rotaie

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Provvidenziale quella sera fu la velocità dei convogli, solo 30 chilometri all’ora Determinante pure la reazione del personale di bordo nel fermare la motrice.

ISEO (Brescia)

di Milla Prandelli

Torna a regime la circolazione dei treni lungo il tratto di ferrovia Brescia-Iseo-Edolo compreso tra Borgonato e Pisogne, rimasto chiuso e poi solo parzialmente attivo per un periodo dopo il deragliamento del treno 969, il 10 dicembre 2022. Fortunatamente non si sono registrati feriti grazie alla tempestiva reazione del macchinista e del capotreno, che hanno assistito i passeggeri in modo pronto e puntale. L’infrastruttura, posta sotto sequestro il 12 dicembre, torna praticabile grazie a lavori svolti in tempi rapidi che hanno riguardato sia i binari della stazione di Iseo sia alcuni punti dobe le traversine risultavano ammalorate.

Sarebbero proprio le traversine responsabili del deragliamento del convoglio, accaduto poche decine di metri dopo il primo passaggio a livello in direzione Brescia, alla ripartenza dalla stazione di Iseo. A causarlo, questa l’ipotesi della magistratura bresciana, sarebbero state appunto le traversine marce.

Provvidenziale, oltre alla reazione del personale di bordo, pure la velocità ancora bassissima, circa 30 chilometri all’ora. Se il treno fosse andato più forte e se chi era alla guida non avesse notato subito il malfunzionamento, probabilmente le cose sarebbero andate assai diversamente.

Quella sera sul treno c’era una ventina di persone, compreso un bimbo di origini straniere con il padre. È lui ad essersi spaventato più gli altri, scesi anche grazie a un ragazzo che a motrice ferma ha azionato il freno di emergenza e fatto aprire le porte. I passeggeri se la sono cavata con un po’ di paura e vari disagi dovuti alla necessità di fare arrivare bus navetta sia in direzione Valle Camonica sia per il capoluogo. Gli stessi bus navetta sono stati in servizio fino a ieri, almeno in alcuni orari, dato che le corse sono parzialmente riprese solo il giorno di Natale.

La Procura ipotizza il reato di pericolo di disastro ferroviario e ha iscritto nel registro degli indagati due persone. Si tratta del dirigente del servizio di manutenzione della società Ferrovienord, proprietaria dei 103 chilometri di linea che collega il capoluogo alla Valle Camonica passando per il Sebino, e del responsabile per la medesima azienda dell’infrastruttura di Iseo. Per consultare gli orari, spiegano da Ferrovienord, è possibile utilizzare i siti di Trenord e le app della società che gestisce le corse.