
Computer
Merate (Lecco), 12 novembre 2020 – Ciò che succede a scuola rimane a scuola, anche se la scuola è “virtuale”. E' uno dei precetti riportati nel decalogo della didattica a distanza approvato dai docenti dell'istituto superiore statale Francesco Viganò di Merate. Quello che accade e viene detto nel corso delle lezioni online nelle “aule digitali” non può essere assolutamente diffuso altrove, pena il rischio di violare la privacy ma anche il “copyright” sulle lezioni dei professori . “Foto, video, audio e qualsiasi altro dato personale trasmesso durante le attività realizzate tramite piattaforme di didattica a distanza non dovrà essere assolutamente ritrasmesso, né utilizzato e diffuso – si legge nel nuovo regolamento sulla didattica digitale integrata -. Gli studenti maggiorenni e, per i minori, gli esercenti la potestà genitoriale, hanno l’obbligo di vigilare sull’osservanza di tale prescrizione e saranno considerati direttamente responsabili, per tutti i profili di responsabilità connessi con la violazione della privacy e del diritto di autore sulle opere dell’ingegno”.
Sebbene poi durante la dad studenti e insegnanti solitamente restano a casa occorre lo stesso presentarsi nelle “aule web” in maniera decorosa e rispettosa. “La videoconferenza va svolta rispettando la dignità dell’insegnamento – recita un altro “comandamento” -. A tal fine, tanto gli studenti quanto i docenti si collegano da ambienti propri e indossano un abbigliamento consono. Gli studenti non possono, se richiesti dall’insegnante, rifiutarsi di mostrarsi in video... Eventuali comportamenti impropri degli studenti sono puniti disciplinarmente, previo accertamento che essi non dipendano da difficoltà oggettive”. Il prezioso e ben fatto regolamento “ha lo scopo di definire le finalità e le modalità di realizzazione e di utilizzo della didattica digitale integrata, metodologia utilizzata dai docenti in sostituzione o integrazione della modalità in presenza al fine di garantire il successo formativo e la continuità dell’azione educativo-didattica, attesa l’emergenza legata alla pandemia”.