Cassina Valsassina, 20 novembre 2024 – La batosta della condanna per la “rimborsopoli lombarda” in cui l’aveva trascinato l’ex genero consigliere regionale, la separazione dalla moglie, la gestione a distanza dei figli. E poi, da giugno, si è aggiunto l’impegno di mamma Margherita da accudire in seguito a una brutta caduta: si era rotta il bacino e si era trasferita da lui, al piano di sotto della palazzina al civico 18 di via Castello a Cassina Valsassina, dove abitavano entrambi.
Ultimamente si era inoltre ulteriormente indurita, rendendo ancora più difficile relazionarsi con lei. A causa della nonna sempre più scontrosa, i due figli, il maschio il più piccolo, la femmina la più grandicella, non volevano più stare a casa con papà.
L’ammissione
“Mi mancava solo questa”, aveva confidato Corrado un paio di giorni appena prima della tragedia a Giusy, una cugina. Forse proprio la stanchezza potrebbe averlo indotto ad uccidere la madre, Margherita Colombo, che aveva 73 anni, per poi tentare di togliersi pure lui la vita, probabilmente ingurgitando una dose eccessiva di farmaci, come i barbiturici che potrebbe aver somministrato di nascosto alla mamma. Né sul corpo della donna, né sul suo sono stati infatti riscontrati segni di violenza.
Una delle tante ipotesi al momento, sebbene suffragata da elementi oggettivi. “Sono al vaglio gli elementi acquisiti al fine di ricostruire la dinamica dell’accaduto”, ribadisce senza aggiungere altro Ezio Domenico Basso, il procuratore capo di Lecco.
L’esame
Oltre all’autopsia sulla salma di Margherita, che verrà eseguita domani, giovedì 21 novembre, per il cui responso ci vorrà comunque tempo, l’unico che potrebbe fornire una risposta per risolvere il giallo di quanto successo lunedì mattina nel piccolo paesino di 550 anime della Valsassina è proprio lui, Corrado Paroli, 48 anni compiuti a marzo.
Per adesso tuttavia non è in grado, poiché ricoverato in prognosi riservata, sedato e intubato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecco.
Forse, al suo risveglio, riuscirà a ricordare, raccontare e svelare il mistero di quanto avvenuto tra lui e mamma Margherita al chiuso delle quattro mura domestiche, che sono state poste sotto sequestro.
L’intervento
A salvare almeno lui è stata l’ex moglie, Verdiana, sposata nel giugno del 2010. Lei è la figlia di Stefano Galli, il consigliere regionale leghista scomparso nel 2021 all’età di 63 anni, che – secondo le sentenze – aveva pagato con soldi pubblici il loro ricevimento di nozze poi naufragate per 103 invitati al ristorante Toscano di Paderno. Più di 6mila euro il conto.
E sempre lui, di nuovo con denaro dei contribuenti, lo aveva reclutato come consulente con un compenso di quasi 200mila euro nel giro di 18 mesi.
In seguito all’inchiesta sulle spese pazze, Corrado era stato condannato a 2 anni e 8 mesi, aveva dovuto restituire il maltolto e da quel momento i rapporti con il genero prima e l’ex moglie poi si erano guastati, spingendolo a tornare dalla mamma. L’inizio della fine, insomma, sua e della mamma.