REDAZIONE LECCO

Coronavirus, emergenza all'ospedale di Merate: mancano mascherine, guanti, camici e gel

A lanciare l'allarme è il sindaco Massimo Panzeri

In ospedale

Merate (Lecco), 16 marzo 2020 – Mancano mascherine, guanti, camici e perfino il gel igienizzante oltre che gli dispositivi di protezione individuale per i sanitari che lavorano e i pazienti ricoverati all'ospedale di Merate. A lanciare l'allarme è il sindaco Massimo Panzeri in persona, che chiede a chiunque disponga di mascherine e di tutti gli altri dispositivi di protezione ormai introvabili di regalarli. La situazione è veramente critica, perché in questo momento al San Leololdo Mandic anche qualche mascherina in più o in meno sembra segnare la differenza.

“I dispositivi di protezione individuale stanno iniziando a scarseggiare presso l’ospedale di Merate – chiede aiuto il borgomastro -. Ci rivolgiamo a chiunque ne disponga anche in piccole quantità in eccesso, quindi ai titolari di aziende, agli artigiani e ai professionisti. Servono mascherine di tipo FFP2 o FFP3 oltre a guanti in nitrile, gel mani e camici. Le mascherine e il materiale può essere consegnato tutte le mattine presso il Comune di Merate dalle 9 alle 12 ai messi che provvederanno alla raccolta e alla consegna agli operatori sanitari. Vi ricordiamo per la consegna di rispettare le prescrizioni sanitarie”.

Eppure solo settimana scorsa dalla direzione sanitaria dell'Asst provinciale di Lecco, cui fa capo il San Leopoldo Mandic, hanno preferito chiedere che il milione di euro raccolto con l'iniziativa “Aiutiamoci” lanciata dalla Fondazione comunitaria del Lecchese, venisse destinato ad altro rispetto alla sicurezza di sanitari e pazienti, perché dispositivi come ventilatori polmonari, mascherine e saturimetri sarebbero stati forniti da Regione Lombardia. Sempre il direttore generale Paolo Favini si starebbe opponendo alla realizzazione di un campo di emergenza nella piazzola dell'eliambulanza dell'ospedale di Merate, nonostante ormai i pazienti infetti siano ricoverati ovunque, anche in Pronto soccorso.