Coronavirus, Airuno: parroco disobbediente. "Celebrerò messa"

Don Ruggero Fabris ha annunciato che non seguirà le indicazioni dell'Arcivescovo di Milano

Sacerdote, foto generica

Sacerdote, foto generica

Airuno (Lecco), 24 febbraio 2020 - Lui la messa quotidiana la celebrerà lo stesso. Don Ruggero Fabris, 58 anni, parroco ai Santi Cosma e Damiano di Airuno, non ha paura né del Coronavirus e nemmeno di monsignor Mario Delpini che ha proibito la celebrazione delle funzioni religiose per evitare i possibili contagi da Covid-19. Per questo con una lettera inviata sia al segretario dell’arcivescovo di Milano sia al vicario episcopale della zona pastorale III di Lecco della chiesa ambrosiana monsignor Maurizio Rolla annuncia che disobbedirà e presiederà una funzione al giorno. "Se ci togliete l’Eucaristia non ci resta più speranza – spiega - Non lo fece neppure San Carlo Borromeo durante la peste né il cardinale Ildefonso Schuster durante la Seconda guerra mondiale Invece di invitare a pregare e dar coraggio ci fate alzare bandiera bianca". Terrà però chiuso l’oratorio e magari diserterà anche il raduno dei cresimandi allo stadio di San Siro il 29 marzo, perché, sostiene ironico, "non si sa mai...".