REDAZIONE LECCO

Con due cantieri sovrapposti si rischia il caos

Riapertura del ponte di Brivio posticipata per lavori al Quarto ponte di Lecco: preoccupazioni per il traffico e la viabilità nella provincia.

Con due cantieri sovrapposti  si rischia il caos

Riapertura del ponte di Brivio posticipata per lavori al Quarto ponte di Lecco: preoccupazioni per il traffico e la viabilità nella provincia.

Dieci milioni di euro e quasi un anno e mezzo di lavori, e di chiusura, per rimettere a nuovo il ponte di Brivio. I lavori cominceranno all’inizio del 2026, dopo che sarà ultimato il nuovo Quarto ponte di Lecco, ma, per cominciare, solo in ingresso a Lecco, non in uscita. Lo chiede almeno il consigliere regionale democratico lecchese Gianmario Fragomeli. "La nostra provincia non può reggere, nei collegamenti con la provincia di Bergamo, anche un intervento manutentivo e di chiusura totale del ponte di Brivio finché non verranno almeno conclusi i lavori del Quarto ponte che attraversa l’Adda", spiega il dem, che ne ha parlato direttamente con Nicola Prisco, dirigente di ANAS per la Lombardia, in occasione dell’ultima riunione della V Commissione regionale Territorio. "Le due opere non si devono sovrapporre perché altrimenti il traffico impazzisce, con il solo ponte Cesare Cantù tra Olginate e Calolziocorte in mezzo – insiste Gianmario Fragomeli - Si creerebbe una situazione di limitazione eccessiva e di snodo di collegamento dei due versanti lecchesi in direzione Bergamo". Sarà comunque un disastro viabilistico, perché nell’area del Meratese mancano alternative percorribili, poiché il ponte San Michele di Paderno d’Adda è a senso unico alternato e vietato ai mezzi pesanti. Il ponte di Brivio è stato costruito tra il 1911 e il 1917. È in calcestruzzo ed è ad archi rialzati su tre campate, una soluzione ardita all’epoca. È lungo 135 metri, largo poco meno di 10 e alto 8 metri sopra il livello del fiume. Per costruirlo sono stati spesi 550mila lire, pari a 1 milione e mezzo di euro attuali. Sono stati impiegati 7mila quintali di cemento, 300 tonnellate di ferro e 3.500 metri cubi di sabbia e ghiaia.