
Il ciclista professionista lecchese di 26 anni Luca Colanghi sarebbe stato vittima di una duplice aggressione
Il ciclista professionista lecchese di 26 anni Luca Colanghi sarebbe stato vittima di una duplice aggressione dai contorni inquietanti mentre si allenava sulle strade del Lario. A rivelarlo è stato lui stesso sui social e al sito Tuttobiciweb.it. "È stato tutto così assurdo, sembrava un film", ha raccontato l’atleta.
Ieri stava tornando verso casa dopo un allenamento sulle strade attorno al lago di Como. Stava pedalando lungo la strada provinciale 72, tra Lierna e Varenna. Con lui anche Andrea, suo fratello maggiore di un anno e mezzo e collega, sebbene del Team Continental Karcag Cycling. "Purtroppo abbiamo incrociato un tipo in moto alla ricerca di rogne. Mi ha affiancato, insultato e ha messo il suo mezzo di traverso per costringermi a fermarmi. Quando me lo sono ritrovato faccia a faccia, abbiamo cercato di calmarlo, di dirgli di smetterla, che non avevamo alcuna voglia di litigare, ma mi ha spintonato e fatto cadere".
Il motociclista ha messo le mani al collo a Luca, che per fortuna con suo fratello è riuscito a bloccarlo e cacciarlo, nonostante il centauro abbia di nuovo provato a spaventarli, tornando indietro in contromano come per investirli. Sembrava finita lì. Invece no, il primo assalto è stato solo l’inizio di una storia ancora più brutta. "Arrivato a casa mi sono accorto di aver perso le cuffie così sono tornato a cercarle. Da solo", prosegue Luca.
Purtroppo ha incontrato di nuovo il motociclista di prima, che lo stava aspettando, stavolta non da solo, ma con un’altra persona. Entrambi erano in moto. "Prima mi hanno sfiorato per farmi cadere, poi quando stavo scappando il passeggero ha preso un masso dalla strada e me l’ha lanciato sulla ruota posteriore – è il resoconto del ciclista lecchese –. Non contenti mi sono venuti addosso con la moto, bloccandomi sul muretto a bordo strada".
Non ancora soddisfatti di aver già ferito Luca, i due lo hanno di nuovo assalito alle spalle e poi lo hanno colpito a pugni in faccia. Luca ha fotografato la targa di uno dei due motociclisti violenti, nonostante questi l’avesse coperta con un passamontagna. Il bilancio dell’agguato è di una spalla lussata, una microfrattura alle costole e contusioni varie. Dieci giorni la prognosi. Nonostante ciò ha deciso di onorare gli impegni sportivi in Belgio nel prossimo weekend, al Gp Criquielion e al Gp Monseré, ai quali il lecchese ha deciso di partecipare.