Colico, festa in casa finisce in tragedia: due morti, ipotesi overdose

Le vittime sono un valtellinese di 18 anni e un diciannovenne di Sorico

Carabinieri

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Colico (Lecco), 27 aprile 2020 -  Una festa fra amici, con alcol e droga, finita in tragedia. È accaduto nella serata di ieri in un appartamento in centro a Colico, in via Nazionale, vicino alla farmacia e alla stazione di servizio Esso. l bilancio è pesante: un ragazzo di 18 anni, residente a Piantedo, all’imbocco della Valtellina, e un altro di 19, di colore, che abita a Sorico, sull’alto lago di Como, sono stati trovati morti dai soccorritori. Si tratta di due decessi per sospette overdose. A chiarire le cause sarà, come sempre avviene in questi casi, l’autopsia che nelle prossime ore verrà disposta per entrambi dal magistrato di turno della Procura di Lecco. 

Nell’appartamento anche due ragazze. Per loro nessun problema. Sono state loro, attorno alle 21, a lanciare l’allarme al 112. Forse era presente una quinta persona che si sarebbe allontanata. Inizialmente, quando è stata anche allertata la Centrale operativa del Comando provinciale di Sondrio dei Vigili del fuoco, a supporto dei carabinieri, si era capito che si trattasse di un intervento per fuga di monossido di azoto da una sftufetta difettosa. Ma quando sul posto sono giunti i mezzi dei pompieri del distaccamento di Morbegno il quadro era già chiaro.

Due giovani nei locali privi di vita e due amiche disperate, in preda a una crisi di pianto, per i compagni visti morire sotto i loro occhi pochi istanti prima. Non era stato un malore, per intossicazione di gas da una supposta stufetta, a uccidere in pochi secondi R.M., 18 anni, di Piantedo, e il 19enne che risiedeva a Sorico. E in casa tanti elementi raccolti dai militari della caserma di Colico, per avviare le indagini che, da subito, hanno imboccato la pista dell’overdose, di una festa finita male. Sul posto, oltre all’automedica, all’ambulanza e a un elicottero del 118 di Brescia, anche i volontari della Croce Rossa di Colico, il soccorso bellanese e una pattuglia della Guardia di Finanza, impegnata a tenere a debita distanza i pochi curiosi che transitavano a piedi in via Nazionale, in tempi di divieti di circolazione per le misure restrittive di contenimento dal Coronavirus.

Le due giovani testimoni oculari dell’accaduto, poco dopo, sono state accompagnate in caserma per i primi interrogatori, in attesa dell’arrivo da Lecco del magistrato di turno che ora coordinerà l’inchiesta che punta a fare piena luce sulla drammatica serata e a individuare eventuali responsabilità da parte di chi ha ceduto le sostanze che hanno determinato il decesso dei due giovanissimi.