
Vigili del fuoco in azione
Civate, 2 gennaio 2018 - Pensavano che i boati fossero quelli di potenti petardi accessi da qualche ritardatario dei festeggiamenti di San Silvestro. In realtà a esplodere a causa del forte calore sviluppato dal rogo che li avvolgeva, sono stati gli pneumatici e i finestrini di tre auto posteggiate in un cortile tra via Stella Diana e la parte bassa di via del Roccolo. Le fiamme sono state appiccate di proposito e l’incendio è senza dubbio doloso. Al momento non si conosce il nome del responsabile e il motivo. Non è però la prima volta che in paese, come in tutta la zona, si verificano episodi simili. Mancano tuttavia elementi per stabilire se sia opera di un piromane. L’allarme è scattato poco dopo le tre mezza della notte di Capodanno. «Sembrava fossero esplose delle bombe, è stato terrificante – raccontano i residenti della zona -. Inizialmente abbaimo sentito gli allarmi che suonavano come impazziti, poi ci sono stati dei botti sempre più forti e si è sviluppato un fuoco che ha lambito pure le abitazioni». Sul posto sono subito intervenuti i pompieri che hanno limitato i danni e impedito che l’incendio si propagasse ulteriormente.
Ma i vigili del fuoco, dopo essere stati già costretti agli straordinari domenica, a causa delle forti raffiche di vento da record con 50 missioni di soccorso in una sola giornata, hanno dovuto fronteggiare molti altri interventi. A Mandello del Lario è andato a fuoco parte del versante sopra l’abitato di Somana, a Cesana Brianza, nel locale compressori di un’azienda, si sono sviluppate le fiamme forse per un cortocircuito, mentre a Barzanò, Bellano, Calco, Cassago Brianza, Lierna, Malgrate, Varenna a Valmadrera sono bruciati cassonetti della spazzatura e arbusti in seguito all’esplosione di mortaretti. A Casargo invece, l’altro ieri a causa del surriscaldamento di una canna fumaria è bruciato il tetto di un palazzo e per ripristinare le condizioni di sicurezza sono stati impegnati una ventina di soccorritori del 115. È stata risolta pure l’emergenza in Valvarrone, dove un incendio dei boschi della zona ha minacciato il santuario della Madonna di Bondo. Per spegnere ogni focolaio è stato utilizzato anche un elicottero dell’antincendio regionale.