Civate (Lecco), 15 marzo 2025 – Tre ciclisti in Superstrada. Un azzardo, oltre che una manovra vietata, ma anche una scelta obbligata.
Nei giorni scorsi tre ciclisti sono stati incrociati sulla Statale 36, in direzione sud verso Milano prima dello svincolo di Suello per Erba e Como. A riprenderli - bici da corsa, tutina e almeno il caschetto in testa e le lucine posteriori accese – un automobilista di passaggio con la sua dash cam di bordo. Il video mostra lui come gli altri guidatori sfiorarli di pochi centimetri, poiché nessuno si aspetterebbe di dover superare ciclisti sulla Milano – Lecco.
I tre hanno imboccato la 36 all’ingresso subito prima, quello di Civate, nonostante evidenti e vistosi cartelli di divieto di transito ai ciclisti, percorrendo poi mezzo chilometro sulla Statale fino alla prima uscita disponibile. Capita spesso in quel tratto, nonostante i divieti appunto.
Ma quali altri percorsi ci sono in quella zona? “Purtroppo in quel tratto non esistono alternative di strada percorribile, in entrambi i sensi, per ciclisti – pone una riflessione in una lettera al nostro giornale Ivan Risti, ironman di Casatenovo con diversi podi e piazzamenti di livello a competizioni di triathlon internazionali -. La ciclabile che costeggia il lago è un disastro perché si allaga ed è senza un accesso diretto da Suello, così per arrivarci occorre percorrere un tratto in contromano. Il collegamento da Civate è segnalato male e poco. Bisogna realizzare strade più adatte alle due ruote”.
Le altre alternative sono una strada mezza diroccata accessibile solo ai residenti e uno sterrato non adatto a bici da corsa “Oppure percorrere appunto il più velocemente e il più accortamente possibile 500 metri. di Superstrada tra la discesa di Civate e lo svincolo per Suello”, spiega Emanuele Bertelli, un altro ciclista di Cesana. Che aggiunge: “Di fatto non si offre alcuna alternativa”.