DANIELE DE SALVO
Cronaca

Cernusco Lombardone: l’hub vaccinale chiude i battenti

Cernusco Lombardone, in sei mesi sono state somministrate quasi 160mila dosi di siero

Il centro nei capannoni della Technoprobe

Il centro nei capannoni della Technoprobe

Cernusco Lombardone (Lecco) - La “fabbrica della salute“ chiude i battenti. Dopo sei mesi ieri è stata effettuata l’ultima iniezione di vaccino anti-Covid all’hub di Cernusco Lombarone, allestito nei capannoni della Technoprobe, regalato dagli “Steve Jobs“ della Brianza, cioè i fratelli Cristiano e Roberto Crippa, patron del colosso mondiale della microelettronica fondato nel 1995, in un garage dal padre Giuseppe, con sedi in Francia, Singapore, America, Filippine, Corea, Taiwan, Singapore e Cina.

Dal 19 aprile in poi sono state somministrate complessivamente 159.669 dosi: significa una media di 840 dosi al giorno, tutti i giorni, Ferragosto, sabati e domeniche compresi. In 80.921 hanno ricevuto la prima dose, in 74.760 la seconda e in 3.988 anche la terza, nel caso di chi soffre di particolari patologie e lavora nella sanità. Se non fosse stato per la grande generosità dei due mecenati brianzoli, che hanno messo a disposizione anche parcheggi, addetti alla vigilanza, computer, scrivanie, sedie, poltrone, sala mensa e pasti per operatori sanitari e volontari, oltre a tutto il necessario per effettuare la più imponente e rapida campagna vaccinale della storia, i “pazienti“ avrebbero dovuto migrare all’hub di Lecco, a Lariofiere a Erba oppure nella Bergamasca o nel Vimercatese. "Ancora grazie alla Famiglia Crippa per la responsabilità d’impresa che ha dimostrato per il territorio", commenta Enrico Frisone, direttore socio sanitario dell’Asst di Lecco.

«Gli ultimi dieci giorni sono stati particolarmente importanti – continua Frisone – per garantire continuità in un momento di revisione e riorganizzazione regionale degli spazi vaccinali". Nei programmi originari l’hub di Cernusco avrebbe dovuto chiudere prima, ma i proprietari della multinazionale hanno accettato un posticipo proprio per garantire pure la somministrazioni delle dosi booster. Nel 71,5% dei casi è stato somministrati il vaccino Comirnaty di Biontech Pfizer, nel 13,61% AstraZeneca, nel 13,1 Moderna e nell’1,65% Janssen. I più vaccinati sono stati i cinquantenni e i settantrenni, seguiti da trentenni e dai ventenni. Sono stato inoltre vaccinati 8mila ragazzini tra i 12 e i 15 anni e 4 ultracentenari.