
L’economia del Lario è in ripresa
Lecco, 28 ottobre 2021 - Da inizio anno quasi 7mila lavoratori sono rimasti a casa in cassa integrazione in provincia di Lecco, oltre 15mila in provincia di Como. A loro vanno aggiunti 416 lavoratori lecchesi e 962 che hanno avuto accesso al Fondo bilaterale di solidarietà per l’artigianato, mentre non si conoscono i dati di quanti hanno beneficiato del Fondo di solidarietà sociale. A settembre nel Lecchese sono stati messi in cassa invece 2.750 dipendenti, 14.600 nel Comasco. La situazione all’apparenza migliora, però la crisi è tutt’altro che passata.
«Da gennaio a settembre rispetto allo stesso periodo del 2020 si rileva un miglioramento della situazione economica – spiega il segretario generale Uil della Camera sindacale territoriale della Uil del Lario Salvatore Monteduro -. Una analisi più articolata dell’utilizzo della cassa da parte dei singoli settori produttivi e della tipologia di cassa nei singoli territori evidenzia tuttavia ancora una forte instabilità del mercato con variazioni altalenanti". La richiesta di ore di cassa integrazione totale nel mese di settembre diminuisce in entrambe le province rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma cresce in entrambe per la cassa straordinaria: +874,2% a Lecco, +164,4% a Como. Incrementa inoltre la cassa totale rispetto al mese precedente di agosto 2021 in provincia di Como, mentre diminuisce in quella di Lecco, dove tuttavia la richiesta della cassa integrazione straordinaria è schizzata del di 217milioni%.
La richiesta di ore di cassa a settembre rispetto ad agosto è diminuita del 16% a Lecco e cresciuta del 32% a Como, mentre in Lombardia è calata del 44% e del 38% a livello nazionale. Rispetto a settembre dello scorso anno è invece diminuita del 2,5% anche a Como e del 16% a Lecco, meno comunque del 65% in meno nel resto della Lombardia e del 51% in Italia, mentre confrontando i 9 mesi dei due anni tra gennaio e settembre il ricorso agli ammortizzatori sociali è calato del 50% a Lecco e del 30% a Como, in linea con i parametrio lombardi e nazionali. Il distretto tessile continua a soffrire: da gennaio a settembre nel Comasco la cassa si è impennata del 38% con il coinvolgimento di 6.350 lavoratori, a Como del 30% con il coinvolgimento di 1.015 lavoratori.
Segnali positivi si registrano invece per il metalmeccanico, altro comparto portante dell’economia lariana: -64% di cassa nel Lecchese e -54% nel Comasco, sebbene siano stati coinvolti nella riduzione di lavori e di stipendio rispettivamente 2.900 e 2.300 tute blu. In provincia di Lecco si registra inoltre la diminuzione della cassa integrazione sulla distanza dei nove mesi anche in edilizia, commercio, industria e artigianato, come in provincia di Como, tranne che per l’artigianato. Una tendenza che si spera verrà confermata anche nell’ultima parte dell’anno per gettare i presupposti di una ripresa iniziata nel 2021, ma che andrà assolutamente confermata l’anno prossimo.