
Vismara, azienda di salumi
Casatenovo 8lecco), 8 dicembre 2020 - Vismara andrà avanti ancora con Ferrarini. È l’anticipazione che arriva dall’assemblea dei creditori dello storico salumificio di Casatenovo (Lecco), da due anni e mezzo in concordato preventivo, che ha accettato l’offerta (l’unica sul tavolo) del colosso reggiano del prosciutto cotto. L’ufficialità sarà data solo giovedì in tribunale a Reggio Emilia, alla scadenza dei 20 giorni dalla prima riunione. Ma già sabato scorso era stata superata la soglia necessaria del 50% dei creditori chirografari favorevoli alla proposta. Le criticità di Vismara sono legate proprio al crollo della ‘casa madre’ Ferrarini, che nello stabilimento lombardo ( 164 dipendenti) mantiene le principali linee di affettamento.
Quando il crack delle banche venete aveva schiacciato il colosso reggiano sotto 300 milioni di debiti, il contraccolpo era stato inevitabile. Uno spiraglio si era avuto a gennaio 2019, con l’interessamento del gruppo Amadori nel definire Vismara "un marchio importante". Prima che 9 mesi più tardi volassero stracci tra Reggio e Cesena, strappando l’accordo. Nell’adunanza dei creditori del 19 novembre è rimasta solo l’offerta di Ferrarini. Prevista la copertura totale per i privilegiati (dipendenti e banche ipotecarie) per un valore di 18,5 milioni di euro entro il 2025; rimandata di 5 anni quella dei chirografari, a quota 84 milioni. Per questi ultimi l’azienda ha ripiegato sullo strumento finanziario partecipativo: dal 2026 gli utili che Vismara registrerà saranno girati ai chirografari. Il piano B è rappresentato da un imprenditore interessato al marchio di Casatenovo, che potrà subentrare a Ferrarini (disposta a passare la mano) pagando il 20% dei chirografari. Stefano Chiossi