Casatenovo, l’acqua scarseggia ancora: "Nessun uso per gli orti"

L’appello del sindaco Filippo Galbiati alla popolazione: "Si deve contenere l’utilizzo della risorsa idrica per scopi non essenziali"

L’acqua scarseggia e i sindaci invitano a evitare lo spreco

L’acqua scarseggia e i sindaci invitano a evitare lo spreco

Casatenovo (Lecco) - L’acqua scarseggia, non si deve sprecarla e si devono tenere i rubinetti di casa chiusi. Nonostante la pioggia e sebbene il livello del lago e dell’Adda comincino ad alzarsi, le scorte restano basse e l’emergenza non è cessata. Per questo da Lario Reti Holding, che è la municipalizzata dell’acqua in provincia di Lecco, avvisano i sindaci che si potrebbe restare presto a secco.

"Stante il periodo di prolungata siccità, si registra un calo delle portate delle sorgenti e delle falde da cui attingono i pozzi", conferma e avverte il primo cittadino di Casatenovo, Filippo Galbiati, con un avviso pubblico. Il fenomeno al momento è sotto controllo, ma potrebbero verificarsi a breve importanti fenomeni di carenza idrica. "Si invitano quindi tutti i cittadini a contenere al minimo e se possibile evitare l’utilizzo della risorsa idrica per attività non indispensabili come l’irrigazione giardini, orti, campi sportivi, le aperture di fontane e lavatoi e il riempimento di piscine", è l’appello di Galbiati, a cui si sono aggiunti i colleghi di molti altri paesi.

Agli inviti a non sprecare acqua potrebbero seguire ordinanze e divieti. Solo per quanto riguarda il bacino dell’Adda mancano del resto all’appello 700 milioni di metri cubi d’acqua, cioè 700 miliardi di litri. Ad essere prosciugato è soprattutto il lago: rispetto a 102 milioni di mc di riserve idriche stoccate nel Lario ora ce ne sono 14 milioni e mezzo, cioè l’85%. "Il totale della riserva idrica del bacino dell’Adda è diminuito rispetto alla settimana precedente del 24,5% e risulta inferiore alla media del periodo degli ultimi 15 anni, tra il 2006 e il 2020, del 69,3%", spiegano gli esperti di Arpa Lombardia nelll’ultimo bollettino idrico. Ma è tutta la Lombardia ad avere sete: rispetto ai 3 miliardi di metri cubi di media di riserve idriche regionali, ne risulta ora stoccata e disponibile un miliardo di mc, che significa il 65% e 2mila miliardi di litri in meno. Pesa, nel bilancio idrico, soprattutto l’assenza di accumuli neve durante l’inverno, perché nevai e ghiacciai sciogliendosi costituiscono un importante scorta durante la primavera e d’estate. "Il manto nevoso, al momento, è costituito da 471 milioni di metri cubi d’acqua, un miliardo e mezzo di mc in meno alla media degli ultimi tre lustri. E, per i prossimi giorni, non si attende altra pioggia che possa invertire la tendenza. Martedì possibili deboli precipitazioni sparse ma di minore intensità – prevedono i meteorologi di Arpa -. Passaggio a condizioni più asciutte e prive di precipitazioni o al più poco probabili in montagna fino a venerdì, quindi possibili deboli piogge a interessare con maggior probabilità i rilievi".