Airuno, finiti davanti al giudice per i soldi spillati a Carlo Gilardi

Nel caso della polemica sull’anzian o raggirato e finito in casa di riposo finiscono alla sbarra cinque uomini che si occupavano dell’ex docente

Carlo Girardi

Carlo Girardi

Airuno (Lecco) -  Scontro al processo nei confronti di cinque extracomunitari per presunta circonvenzione d’incapace nei confronti di Carlo Gilardi, l’ex docente ospita da un anno e mezzo nella Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco. La Procura di Lecco, che tra l’altro aveva aperto due fascicoli, ha indagato sette persone, extracomunitari che vivevano nelle sue proprietà o che avevano avuto contatti con il professor Gilardi.

Due – l’ex badante B.E.M. e A.R. - hanno chiuso il conto con la giustizia in sede di udienza preliminare. L’ex badante è stato condannato (pena sospesa) a un anno e 8 mesi di reclusione oltre al pagamento di 600 euro di multa per essersi fatto elargire da Gilardi 18mila euro per un rimborso prestito, mentre A.R. ui è stato assolto. Ora, davanti al giudice monocratico Giulia Barazzetta, l’accusa è condotta dal Pm Mattia Mascaro, sono a giudizio A.R., algerino, 40 anni, che si sarebbe fatto prestare diverse somme di denaro, mai restituite, per rientrare nel suo Paese e assistere la madre malata; H.H., 45 anni, algerino beneficiario di somme mai restituite; K.M., 40 anni, tunisino, si sarebbe invece fatto prestare 10mila euro in contanti o con bonifico e assegni per beneficenza e per l’acquisto di un’autovettura; Nedal Abushunar, 49 anni, originario dell’Israele, attualmente detenuto nel carcere di Bollate per altro reato, quale fruitore in comodato d’uso dell’immobile di Airuno e A.B.M.H., 53 anni, tunisino, che sarebbe stato il beneficiario di svariate somme di denaro per acquistare medicinali a seguito dell’amputazione di un arto inferiore.

I difensori dei cinque imputati, l’avvocato Andrea Artusi e le avvocatesse Agnese Cattaneo e Khalifa Mejbri, hanno depositato documenti che potrebbero scagionare i cinque imputati. Di diverso parere la parte civile, l’amministratore di sostegno Elena Barra, avvocatessa lecchese, che è assistita dall’avvocato Stefano Pelizzari e lo scontro si è visto nell’udienza di ieri quando è stata avanzata da due emittenti televisive l’istanza per le riprese televisive del processo. I difensori dei cinque imputati si sono dichiarati d’accordo, la parte civile si è detta contraria e il giudice – al termine della camera di consiglio – ha rigettato le due istanze. Un mese fa, in un altro processo – che vede imputati due inviate della trasmissione televisiva Le Iene e l’ex badante per diffamazione dell’amministratore di sostegno - il giudice Gianluca Piantadosi aveva invece autorizzato le riprese.