Dare da mangiare agli affamati. È la prima delle sette opere evangeliche di misericordia corporale che i volontari della Caritas di Lecco hanno continuato ad assolvere anche durante la pandemia, che ha reso i poveri ancora più poveri. In oltre due mesi di emergenza emergenza sanitaria, dal 4 aprile in poi, alla mensa di San Nicolò hanno preparato, sfornato e servito in tavola 2.060 pasti caldi per i senza tetto e anche per chi magari una casa ce l’ha ma non aveva nulla da mettere nel piatto, con l’aiuto dei lavoratori della cooperativa sociale Il Grigio di Calolziocorte che recuperano le eccedenze alimentari che altrimenti finirebbero in spazzatura. Si sono inoltre sobbarcati 350 spese solidali.
Il miracolo della solidarietà è stato reso possibile grazie alla generosità di 465 benefattori che hanno donato 16.331 euro. "Il totale delle offerte ha superato le esigenze della mensa – spiegano e ringraziano dalla Caritas -. Sono avanzati più di 5mila euro". I soldi sono stati utilizzati per garantire da mangiare a chi ne ha avuto bisogno: "Abbiamo scelto di destinare questo denaro a sostegno degli aiuti alimentari che come volontari della Caritas di Lecco continuiamo ad assicurare a coloro che fanno fanno più fatica nella crisi – confermano -. Proprio per questo non ci vogliamo fermare". In programma c’è già un’altra iniziativa in collaborazione con i soci del Rotary Club Lecco Manzoni e i vertici della Fondazione comunitaria del Lecchese. D.D.S.