
L’aula del Consiglio comunale
Grandi manovre in Consiglio comunale a Lecco. Durante l’ultima seduta sono state approvate una variazione al Piano triennale dei Lavori pubblici, adottato a dicembre e già adeguato a marzo, e la conseguente maxi variazione al Bilancio che nel complesso sposta 9 milioni. Si tratta di tante opere preventivate che invece non verranno più attuate a fronte di altre. Non è più in programma, per ora, l’hub per il servizio di trasporto pubblico da quasi 2 milioni. Di contro si aggiunge un intervento di messa in sicurezza viabilistica, costa di più la riqualificazione dell’area dell’ex Piccola velocità che verrà messa in comunicazione con il campus del Politecnico e servono più soldi per la bonifica del Centro del riuso, la riduzione del rischio idrogeologico del torrente Caldone e per le stazioni della funivia di monte e di valle dei Piani d’Erna.
Sul fronte del piano finanziario le modifiche riguardano parti correnti, entrate, conto capitale, avanzi vincolati e non vincolati, contributi. "Uno scenario irripetibile – mette in guardia dai banchi di opposizione Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, riferendosi alle tante risorse del Pnrr –. Un gruzzolo importante, che andrebbe utilizzato anche per questioni importanti". Come quello che avrebbe dovuto essere il nuovo municipio. Dello stesso avviso Filippo Boscagli di Fratelli d’Italia. "E cosa succederà quando i soldi del Pnrr dovranno essere restituiti?", è il timore del leghista Stefano Parolari. "Volete fare passare per straordinario ciò che non ha nulla di straordinario", è invece l’accusa, sempre dalle minoranze, di Emilio Minuzzo di Fattole Lecco, che chiede dove siano finiti i 10 km di nuovo lungolago, il decoro urbano, il nuovo municipio appunto, il campus del centro sportivo e altro ancora. "Stiamo cambiando la città – replica per tutti i colleghi di maggioranza Alberto Anghileri di Alleanza Verdi e Sinistra –. Potevamo e possiamo fare di meglio, solo chi non fa non sbaglia. Il giudizio lo daranno poi gli elettori".