REDAZIONE LECCO

Nube tossica a Bulciago, contaminate 15 persone: ma è un'esercitazione

Maxi esercitazione a Bulciago per testare il piano di emergenza esterna della farmaceutica ''Sicor''

Nube tossica alla ''Sicor''

Bulciago (Lecco), 4 aprile 2019 – Un sibilo sempre più acuto, poi l' esplosione, infine la nube tossica. A provocare la scia chimica che ha contaminato 15 dipendenti della "Sicor" di Bulciago, farmaceutica in cui vengono trattate e prodotte pericolose sostanze chimiche, è stato questa mattina un operaio a bordo di un muletto che per una manovra errata ha urtato la valvola di una cisterna di acido cloridrico anidro. L'ESERCITAZIONE - Fortunatamente non si è trattato di un vero incidente, ma di una maxi esercitazione per testate il piano di emergenza esterna previsto per le aziende ritenute a rischio in modo da valutare le procedure di attivazione dei soccorritori e addestrare quanti lì attorno ci vivono, cioè i cittadini di Bulciago, Barzago, Barzanò, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Garbagnate Monastero e Nibionno, i paesi che rientrano nella “zona rossa”. I SOCCORSI – Come da protocollo, una volta scattato l'allar,e, il prefetto Michele Formiglio ha attivato in prfettura il Centro di coordinamento dei soccorsi, mentre direttamente sul posto è stato è stato allestito il Posto di comando avanzato e in municipio a Bulciago l'Unità di crisi locale, con la mobilitazione anche dei tecnici e dei funzionari dell'Arpa e dell'Ats della Brianza.  Alle “grandi manovre” hanno partecipato gli operatori della Protezione civile regionale della Lombardia e provinciale, 22 vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco, 7 pompieri del nucleo avanzato di Milano, una ventina tra medici e infermieri del 118, i volontari delle associazioni di soccorso del territorio, gli agenti della questura di Lecco, i carabinieri, gli agenti della Stradale e gli agenti della Polizia locale dei diversi paesi. IL DEBRIEFING - All’esercitazione vera e propria è seguita una riunione di debriefing per la valutazione dei risultati ottenuti per evidenziare le possibili criticità. “Il test al sistema di protezione civile, alla tempestività e operatività dei soccorritori, alla circolazione delle informazioni e al flusso della comunicazione di emergenza ha prodotto risultati assolutamente soddisfacenti in linea con gli obiettivi dell’esercitazione”, commenta il capo di gabinetto della prefettura Marcella Nicoletti. L'ASSEMBLEA PUBBLICA – Prima della maxi esercitazione è stato distribuito un opuscolo informativo ai cittadini e sono state organizzate un paio di assemblee pubbliche, l'ultima delle quali lunedì, per spiegare i dettagli dell'esercitazione e i comportamenti da adottare. “Il tipo di attività svolto dalla “Sicor” è soggetto ad una normativa molto stringente e prevede che nel tempo vengano programmate ripetute simulazioni al fine di testare le capacità di attivare le procedure operative e le capacità di reazione - ha spiegato in quell'occasione Marcella Nicoletti -. Il piano di emergenza serve per governare al meglio l’incidente, limitando i danni alla salute umana e all’ambiente, per questo abbiamo voluto mettere a punto una simulazione a pieno regime, che vede il dispiegarsi di tutte quelle forze che interverrebbero in caso di reale necessità”.