Boschi dello spaccio di Dervio, tolleranza zero per i clienti

Grazie alle telecamere la polizia dell’Alto Lario ha aumentato i controlli

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Il muratore, l’operaio e il pensionato... Non è l’inizio di una barzelletta. Sono solo alcuni dei consumatori di droga fermati e multati dagli agenti della Polizia locale dell’Alto Lario mentre stavano andando a caccia di qualche dose nei boschi dello spaccio di Dervio. Li hanno multati non per droga, ma con un qualsiasi legittimo pretesto. La nuova strategia studiata dal sindaco Stefano Cassinelli e dal comandante della Locale Edoardo Di Cesare è infatti quella di non concedere tregua a chi vuole comprare droga per fare terra bruciata agli spacciatori. "La strategia che stiamo mettendo in campo – spiega il primo cittadino – è quella di controllare in modo intenso le strade di accesso, anche attraverso le telecamere del sistema di videosorveglianza e il sistemi di lettura delle targhe. In questo modo individuando i presunti acquirenti, li fermiamo e li sottoponiamo a puntuali e rigide verifiche per contestare ogni possibile violazione. Colpiamo i clienti per colpire gli spacciatori, che spesso sono stranieri irregolari contro cui le sanzioni non sortiscono effetto perché tanto non le pagano". Venerdì è stato così fermato e sanzionato per guida senza patente e uso del cellulare un noto professionista di Colico, nei giorni precedenti a essere fermato per gomme lisce e luci fuori uso era stato un muratore di Perledo. Un bellanese è finito nei guai per aver gettato il mozzicone di sigaretta a terra durante il controllo, un operaio milanese per luci rotte e guida senza cintura, un bellanese di 29 anni perché senza mascherina. Un altro bellanese perché contromano in un senso unico, mentre l’altro ieri sono stati sanzionati due residenti di Gravedona, tra cui un 60enne pensionato ex dipendente pubblico. Ed è solo l’inizio: "Non escludo di pubblicare le foto delle auto di chi si ferma a comprare droga", avverte il sindaco.

D.D.S.