Bomba nel lago di Como, gli artificieri la fanno brillare: era della Grande guerra

Il colpo da mortaio da trincea recuperato dal fondale del Lario è stato fatto brillare in una cava a Mandello

L'esplosione della bomba

L'esplosione della bomba

Mandello del Lario (Lecco), 18 gennaio 2022 – I guastatori dell'Esercito hanno fatto brillare la bomba inesplosa recuperata settimana scorsa dal lago di Como. Il residuato bellico è stato fatto saltare in aria in una cava in zona Moregallo a Mandello del Lario, sulla sponda occidentale del ramo lecchese del Lario, sulla riva opposta rispetto a dove è stato ripescato l'ordigno. Gli artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona hanno posizionato il reperto in una buca nel terreno, lo hanno ricoperto con sacchi di sabbia per bloccare le schegge della deflagrazione e poi, a distanza di sicurezza, hanno innescato la carica di esplosivo al plastico utilizzata per distruggere l'ordigno. Il residuato era un colpo di mortaio di artiglieria da trincea 250 grammi di tritolo marca Excelsior Thèvenot di fabbricazione franceserisalente al periodo della Grande guerra.

L'esplosione della bomba

All'operazione ha assistito di persona il prefetto di Lecco Castrese De Rosa, che si è occupato di pianificare e coordinare le misure di sicurezza affinché tutto si svolgesse in sicurezza e che aveva partecipato anche alla fase iniziale della bonifica con il recupero della granata dal fondale del lago nel tratto davanti ad Abbadia Lariana. Hanno preso parte pure gli incursori subacquei della Marina militare, mentre del cordone di sicurezza sia a terra sia in acqua si sono occupati i sommozzatori dei vigili del fuoco, i volontari della Croce rossa italiana e della Protezione civile provinciale, i carabinieri e gli agenti della Polizia locale. “Ringraziato tutti gli operatori che si sono prodigati nelle delicate attività di prelevamento, trasporto, messa in sicurezza e distruzione dell’ordigno bellico”, ha dichiarato il prefetto. 

BONIFICA DI UN RESIDUATO BELLICO