Il Comune se la prende con il gruppo Facebook "Sei di Bellano se"

Il sindaco Ruscono: "Non è censura, ci diffamano"

Il sindaco Rusconi

Il sindaco Rusconi

Bellano (Lecco), 27 giugno 2017 - Ogni Comune ha il gruppo Facebook come quello denominato «Sei di Bellano se» ma non tutti solitamente rischiano di finire in tribunale. Invece a Bellano l’amministrazione comunale ha deliberato di presentare querela per via di messaggi definiti «denigratori e diffamatori, lesivi dell’onore e della reputazione della Giunta, del sindaco e dell’intera amministrazione comunale». In particolare sono due i profili iscritti al gruppo «Sei di Bellano se» che sono finiti nella black list del Comune. Sul gruppo c’è un post di U. V., un profilo su cui non ci sono certezze, che ha sollevato questioni sulla gestione dell’Orrido e altre vicende. Un altro profilo, in questo caso di una bellanese S.L., parla di inciucio per alcuni appalti e per presunti ordini alla polizia locale per non fare sanzioni.

Questi post sono stati diffusi e hanno creato dibattito e per questo l’Amministrazione ha deciso di intervenire con la querela. «Abbiamo deciso di difendere il buon nome della amministrazione comunale – afferma il sindaco Antonio Rusconi - tutti possono dire la loro opinione ma da questo a fare accuse infondate c’è una bella differenza. Come per ogni altra cosa che si scrive noi dobbiamo difendere l’onorabilità dell’amministrazione comunale. Ci sono affermazioni palesemente diffamatorie come quelle contro i volontari della Pro loco per la gestione dell’Orrido, altre in cui mi si accusa di avere un appalto per stampare materiale per il comune cosa che non avviene dal 2009 e altro ancora. Non vogliamo dare un taglio al dialogo, siamo per il confronto aperto, siamo pronti a rispondere a tutti ma ci sono dei limiti che sono quelli delle leggi dello Stato. Se uno scrive qualcosa di diffamatorio prima di premere invio ci pensi due volte. Anch’io ho fatto minoranza e va bene criticare, non voglio fare censura ma la diffamazione non si può tollerare». L’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Roberto Santalucia da parte sua commenta: «Mi pare che al di là delle apparenze l’Amministrazione non sia particolarmente propensa al dialogo. Questa querela mi pare un eccesso, una cosa che si poteva tranquillamente evitare anche perché i toni sul gruppo non mi parevano tali da assumere una decisione del genere».