Barche a secco, chiusa l’unica pompa di gasolio

La serrata è scattata all’area Tamoil di Caviate "Alcuni problemi si sono già avuti nei giorni scorsi"

Migration

I marinai di Lecco sono rimasti a secco. E non per il caro carburanti, ma perché l’unica stazione di rifornimento per le imbarcazioni in città ha chiuso i battenti con il bar annesso. La serrata alla pompa di gasolio per barche è scattata all’area di servizio della Tamoil delle Caviate. Lo denuncia Corrado Valsecchi, l’ex assessore ai Lavori pubblici ora finito in minoranza sui banchi di Palazzo Bovara come capogruppo di "Appello per Lecco". "Ho appreso che i gestori dell’area di rifornimento delle Caviate hanno chiuso l’esercizio deputato a bar e ristoro per cittadini e turisti – spiega -. Ma la cosa che maggiormente mi preoccupa è che quel sito era l’unico punto di riferimento per l’approvvigionamento di carburante per le imbarcazioni a motore presente nella città di Lecco". Tra l’altro era stata stipulata una convenzione pubblica che risulta ancora in essere con i vertici locali della società petrolifera per garantire l’importante servizio per una città di lago. "C’è una convenzione con il Comune di Lecco sottoscritta tempo fa e Tamoil deve rispettarla, il Comune deve esigere che quel servizio non venga interrotto – prosegue Valsecchi -. Una città che guarda al turismo, sta pensando alla riqualificazione del lungolago e a promuovere un porticciolo in località Malpensata non può permettersi il lusso di chiudere l’unico distributore che si affaccia sul lago". Intanto già molti proprietari di motoscafi e barche con motori fuoribordo che non sapevano nulla della chiusura durante l’ultimo fine settimana sono rimasti ormeggiati perché a secco. "Vorrei capire quali sono i tempi per trovare un nuovo gestore e soprattutto se non ci siano sorprese dietro l’angolo su un possibile disimpegno di Tamoil verso la convenzione sottoscritta con il Comune di Lecco", conclude l’esponente consiliare di "Appello per Lecco". D.D.S.