Anziana raggirata dal finto cugino

Raffaele Luceri è stato condannato a quattro anni per circonvenzione d’incapace e dovrà risarcire 110mila euro

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di Angelo Panzeri

È stato condannato a 4 anni, a una multa di 2mila euro e al risarcimento di 110mila euro. È la pena inflitta nei confronti di Raffaele Luceri, 54 anni, brianzolo, per la circonvenzione di un’anziana donna di Oggiono. Il 54enne, inizialmente imputato di truffa aggravata, riqualificato in circonvenzione di incapace, si era spacciato per cugino di Silvana, B., 78 anni, assistita dall’avvocato Andrea Artusi, e si era fatto consegnare assegni per ingenti cifre, oltre ad aver usufruito del bancomat e le aveva fatto vendere la casa di proprietà dell’anziana nella cittadina brianzola. Complessivamente il 54enne, difeso nella fase finale del processo dall’avvocato Elisa Magnani, avrebbe truffato di oltre 150mila euro l’anziana. Si era qualificato come un cugino che viveva lontano e, con il suo modo garbato e gentile, come ha raccontato la donna agli inquirenti aveva catturato la sua simpatia.

Il primo approccio nel 2017 Raffaele Luceri si era presentato sulla porta di casa dell’anziana, come un cugino che viveva lontano, per vendere un sanificatore e la donna decise per l’acquisto a rate. Così ha avuto l’occasione di tornare nell’abitazione di Oggiono dell’anziana e tra il 2017 e il 2018, le ha promesso una casa in Liguria, accompagnandola in auto un paio di volte, quindi le ha fatto firmare un documento per vendere la casa di Oggiono, e si è fatto consegnare monili. Secondo le accuse sostenute dalla Procura di Lecco e condotte in aula dal viceprocuratore onorario Mattia Mascaro il 54enne ha cercato di conquistare la fiducia dell’anziana nel corso degli anni, svuotato i conti correnti dell’anziana tra il 2017 e il 2018 e l’ha convinta a vendere la casa di Oggiono per trasferirsi in Liguria dove avrebbe beneficiato dell’aria di mare per i suoi problemi di salute. Infine, secondo quanto ricostruito dall’avvocato Andrea Artusi che assiste l’anziana, c’è stato un ulteriore raggiro per altri 30mila euro.

Inizialmente Raffaele Luceri doveva rispondere di truffa e ieri – nella conclusioni del processo – il giudice Giulia Barazzetta ha modificato l’accusa in circonvenzione di incapace, aggravando la posizione giudiziaria di Luceri e inflitto 4 anni di condanna, ben superiore rispetto a quanto richiesto dall’accusa. Inoltre il 54enne dovrà risarcire anche il danno, fissato dal giudice in 110mila euro.