Lecco, 21 luglio 2023 - Una raccolta fondi per riportare a casa il corpo di Abubacar, il profugo del Gambia di 18 anni, che l’altro pomeriggio è annegato nel lago di Como a Lecco. La promuovono gli operatori di Caritas Ambrosiana, di cui Abubacar era ospite insieme ad altri 5 connazionali nella Casa della Carità di Lecco, dopo essere stato trasferito da Lampedusa, dove era approdato venerdì. I soldi serviranno per consentire a sua mamma, suo papà, i suoi tre fratelli e le sue due sorelle di sostenere i costi del rimpatrio del feretro.
"Vogliamo, se possibile, realizzare un piccolo segno di solidarietà e speranza, che sostenga la famiglia e la comunità d’origine ed esprima la convinzione che il suo viaggio non è stato vano”, spiega Luciano Gualzetti, lecchese, direttore di Caritas Ambrosiana.
Domenica alle 10 il prevosto di Lecco monsignor Davide Milani celebrerà una messa in basilica, anche se il ragazzo era musulmano. Abubacar Darboe, aveva lasciato il suo villaggio, Farato, nel cuore del Gambia, un paio di mesi fa, poi aveva attraversato il Mali e il Sahara in Algeria, e solcato il Mediterraneo dalla Tunisia.
"Siamo sgomenti e profondamente addolorati per la sorte toccata a un ragazzo che coltivando un sogno di progresso personale e comunitario, ha messo in gioco la sua vita, affrontato stenti e pericoli, dimostrato intraprendenza, forza d’animo e coraggio”, commenta il direttore di Caritas Ambrosiana.
“La morte del Bubacar è motivo di desolazione e di sconcerto – sono le parole dell’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini -. Desideriamo che lo strazio, la desolazione, lo sconcerto diventino preghiera perché ci sia un abbraccio paterno di Dio ad accogliere e consolare Abubacar e coloro che gli hanno voluto bene".