
Cinzia mamma di Ambra De Dionigi La donna aveva chiesto al pirata di costituirsi già pochi giorni dopo la tragedia Ma l’uomo ha proseguito la propria vita come se nulla fosse accaduto
Il pirata della strada non è più un fantasma, può più fare del male a nessuno, ma ormai Ambra non c’è più, perché lui l’ha uccisa. Mamma Cinzia, la mamma di Ambra, è certamente soddisfatta che lo abbiano identificato, gli abbiano tolto la patente e lo abbiano rinchiuso in casa, ai domiciliari e con il braccialetto elettronico. Però non le basta, poiché nulla e nessuno potranno restituirle la sua "bambina", che lui le ha portato via pochi giorni prima di Natale, travolgendola sul controviale della Statale 36 a Nibionno, senza poi nemmeno fermarsi a soccorrerla e lasciandola a morire lì, da sola, al buio, al freddo, sul ciglio della strada.
"Sì, va bene, ma intanto mia figlia non la vedrò più", è stata la reazione della mamma della 29enne di Pasturo con gli amici più cari, quando le hanno annunciato che i carabinieri avevano rintracciato un manovale di 49 anni di Carate Brianza, e che i magistrati per lui avevano chiesto una misura di custodia cautelare. Mamma Cinzia, all’indomani dell’investimento mortale della figlia aveva tra l’altro auspicato che il colpevole almeno ritrovasse la coscienza di dire, di parlare, di farsi avanti, di costituirsi: "Non ho appelli da lanciare. La coscienza ce l’abbiamo. E se abbiamo un po’ di coscienza, devono dire, devono parlare". Invece lui non ha detto nulla, ha proseguito come se niente avesse commesso: la mattina dopo l’incidente ha parcheggiato il furgone aziendale che utilizzava solo lui e lo ha lasciato nella ditta dove lavora, tornandosene quindi tranquillamente a casa. "Credevo di aver investito un animale", ha provato a giustificarsi durante l’interrogatorio. Però non era un animale, era Ambra De Dionigi e risulta difficile che non si sia accorto di aver falciato una persona. Dalle immagini riprese da una telecamera si evince che è impossibile che non l’abbia vista, perché i fanali del van l’hanno illuminata bene e perché lui l’ha travolta in pieno, frontalmente, e l’ha sbalzata sul cofano e sul parabrezza, senza un cenno di frenata, una sterzata. Adesso non è nelle condizioni di nuocere ad altri e probabilmente verrà processato. "Ma intanto mia figlia non la vedrò più", ribadisce Cinzia, la mamma di Ambra.