DANISLE DE SALVO
Cronaca

Ambra, travolta e uccisa a Nibionno: ecco come è stato scoperto il pirata della strada

Nibionno, il manovale di 49 anni di Carate Brianza che ha investito con un furgone la ragazza è stato arrestato e ora è ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Nibionno (Lecco), 5 febbraio 2025 –  Non può più fare del male a nessuno il pirata della strada che pochi giorni prima di Natale ha investito e ucciso Ambra sul controviale della Statale 36 a Nibionno.

Il manovale di 49 anni di Carate Brianza che la sera di domenica 22 dicembre ha falciato la 29enne di Pasturo Ambra De Dionigi, abbandonandola poi sul ciglio della strada, ora è rinchiuso in casa, ai domiciliari. Ed è sorvegliato 24 ore su 24: gli è stato infatti applicato il braccialetto elettronico per controllare che non evada e non guidi più. A deciderlo è stato il giudice delle indagini preliminari dopo averlo interrogato l’altro ieri e aver esaminato il caso. "Il gip, a scioglimento della riserva assunta all’esito dell’interrogatorio preventivo sulla richiesta di applicazione di misura cautelare, ha disposto gli arresti domiciliari con apposizione del braccialetto elettronico”, spiega il procuratore capo, Ezio Domenica Basso.

Tra le prove agli atti c’è anche un video con probabilmente gli ultimi istanti di vita Ambra. La mostra camminare sul ciglio della carreggiata con una busta in mano. Poi arriva il pirata, a bordo di un furgoncino bianco, un veicolo che successivamente si è scoperto essere aziendale. Procede a velocità molto sostenuta. I fari del mezzo illuminano perfettamente Ambra, ma il conducente non accenna né a rallentare, né a sterzare per evitarla: impossibile che non l’abbia vista, perché la travolge in pieno, frontalmente, e la sbalza sul cofano, prima di trascinarla fuori dall’inquadratura. Il filmato è stato ripreso da una telecamera di un’azienda che si trova proprio all’altezza del punto di impatto.

Da quelle immagini sgranate e buie, in cui si fatica a cogliere quanto successo se nessuno lo indica, e dai frammenti ritrovati poi a terra, i carabinieri sono riusciti a individuare il modello del van. Il resto sono state indagini alla vecchia maniera, con fonti confidenziali che sanno chi bazzica quella zona, da cui si accede ai boschetti dello spaccio a ridosso della Superstrada Milano – Lecco. Quando il furgoncino è stato trovato, tra le lamiere, è stato recuperato un ciondolo che Ambra indossava, ulteriore riscontro che quello era il mezzo del pirata e che il pirata sarebbe l’unico dipendente che guidava quel camioncino normalmente, pure al di fuori dell’orario di servizio.