REDAZIONE LECCO

Alla privata Kolbe è tutto ok "C’è bisogno di stare insieme"

Tutto pronto per l’avvio del nuovo anno scolastico: a Lecco la primaria Pietro Scola, la secondaria di primo grado Massimiliano Kolbe e il Liceo Giacomo Leopardi, si preparano ad accogliere tutti i loro studenti e in sicurezza. Il distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione saranno le principali misure adottate per prevenire il contagio da Covid-19. Le dimensioni delle aule e il numero di studenti per classe consentiranno lo svolgimento delle lezioni in presenza. Un risultato reso possibile dal grande lavoro di riorganizzazione degli spazi affrontato nel corso dell’estate.

"Siamo felici di poter cominciare questo nuovo anno scolastico con tutta la proposta delle nostre scuole in presenza e limitando la didattica a distanza, nel caso del Liceo Leopardi, ad un solo giorno, il sabato - sottolinea il presedente del Cda delle scuole, Martino Amigoni -. Durante questi mesi la comunicazione con il territorio è stata capillare al fine di poter gestire al meglio ogni aspetto, interno ed esterno alla scuola. Per questo motivo sono stati organizzati accessi e uscite, attenti alla viabilità del Rione di Rancio, lavoro fatto insieme con la società Linee Lecco. Vorrei ringraziare soprattutto gli insegnanti e il personale scolastico, perché tutto ciò avviene grazie ad una rimodulazione della didattica attenta al progetto educativo che da sempre contraddistingue le nostre scuole". I primi a ripartire sono stati gli alunni della primaria Pietro Scola e della secondaria di primo grado Massimiliano Kolbe, mentre domani partirà ufficialmente il nuovo anno scolastico anche per gli studenti del Liceo Leopardi. "Ripartiamo in presenza - conclude Amigoni - perché, oltre al diritto alla salute, per tutelare il quale va fatto tutto quello che possiamo, i bambini e i ragazzi hanno anche il diritto di venire a scuola per crescere, incontrare compagni e maestri con i quali scoprire sempre di più sé stessi e la realtà che li circonda. É possibile mantenere una relazione educativa anche a distanza certo, ma in presenza è tutta un’altra cosa. Il lockdown ci ha costretti ad una solitudine: ora c’è bisogno di tornare a fare un’esperienza piena di quello che la scuola può dare, insieme".