Airuno, automobilista seminudo trovato morto sull'ex Statale 36: è un lecchese di 65 anni

Era riverso a terra vicino all'auto posteggiata, una Opel Meriva trovata con la portiera aperta. Potrebbe essere stato ucciso da un malore. La moglie aveva denunciato la scomparsa

Le forze dell'ordine ad Airuno

Le forze dell'ordine ad Airuno

Airuno (Lecco), 11 gennaio 2023 – Un automobilista seminudo è stato trovato morto accanto alla sua auto, posteggiata a bordo strada lungo la ex Statale 36 ad Airuno. La vittima è un italiano che abita a Lecco di 65 anni. È stato rinvenuto nella mattinata di oggi. Era esanime, vicino sua Opel Meriva vecchio modello parcheggiata con la portiera aperta. Probabilmente era lì già da ieri sera, ma l'allarme è scattato solo questa mattina. Sono arrivati i sanitari di Areu con i volontari della Croce verde di Bosisio Parini, ormai però era già tardi, la salma era molto fredda e irrigidita, chiaro segno che il decesso risaliva a parecchie ore prima. Sul posto pure i carabinieri.

Il ritrovamento

A lanciare l'allarme è stato un camionista diretto in una vicina zona industriale. Inizialmente non ci ha fatto neppure caso, l'autotrasportatore ha realizzato che qualcosa non andava solo dopo aver completato le operazione del suo mezzo pesante. Si presume che il lecchese abbia accostato e si sia fermato per un bisogno impellente, ma che sia stato colto da un improvviso malore fulminante e sia stramazzato a terra. La moglie ieri sera ne aveva denunciato la scomparsa, perché il marito non era tornato a casa: gli operatori delle forze dell'ordine lo hanno cercato a lungo, geolocalizzando pure il segnale del suo cellulare attraverso la triangolazione delle celle telefoniche, senza tuttavia poter individuare un'area precisa. Pure i familiari lo hanno cercato tutta notte, avanti e indietro, ma era buio e non hanno corso la sua macchina. Non sono stati riscontrati segni di violenza né di aggressione o altri ementi che lascino intendere una morte non naturale o ipotesi di reato.

Il posto

Il corpo del 65enne è stato trovato nel piazzale della ex caserma della Guardia di finanza, a ridosso della Sp 72. Era in un punto abbastanza riparato, vicino al muro di cinta della struttura, ora abilita a centro di accoglienza per migranti. Originariamente l'ex caserma della Fiamme gialle era una villetta che ospitava pure un ristorante. Era il ristorante e pizzeria “Il Portico”, intestato formalmente a Eustina Musolino, moglie del boss della 'ndrangheta lombarda Franco Coco Trovato che ora sta scontando più ergastoli al 41 bis in regime di carcere duro. Il ristorante era soprannominato “la fortezza”, perché ritenuto inespugnabile da parte degli investigatori. Attraverso piccolo ascensore esterno si accedeva ad una stanza privata molto grande, sottostante alla pizzeria nella quale si svolgevano le riunioni degli affiliati.