Ballabio, aggrediscono ottantenne: è caccia alla baby gang

Hanno fatto lo sgambetto e poi spinto l’anziana passante per farla cadere. La donna ha presentato denuncia, uno dei ragazzini è già stato individuato

Una baby gang (foto repertorio)

Una baby gang (foto repertorio)

Ballabio (lecco), 14 gennaio 2020 -  Prima le hanno fatto lo sgambetto con un ramo, poi l’hanno spinta cercando di gettarla a terra, come in uno di quei videogame violenti in cui i concorrenti per conquistare punti e vincere devono bullizzare i vari personaggi e superare prove di forza. Solo che Ballabio non è l’ambientazione immaginaria di un videogioco e quanto è accaduto venerdì sera è stato tutt’altro che un divertimento virtuale.

Alcuni ragazzini , tutti minorenni e tutti del paese, hanno preso di mira una incolpevole ottantenne che se ne stava tranquillamente camminando per via Giuseppe Mazzini, ignara di essere stata prescelta come vittima di turno dal gruppo di minorenni, che hanno ripetutamente provato a farla cadere, prima tirandole un ramo spezzato tra le gambe e dopo spintonandola da dietro: lei per fortuna ha avuto la prontezza di aggrapparsi a una recinzione ed è rimasta in piedi. Inizialmente ha chiesto ai giovani componenti della baby gang il motivo di tanto accanimento, ma quando ha compreso che non solo non avrebbe ottenuto risposta ma probabilmente sarebbero potuti tornare alla carica, la pensionata ha affrettato il passo per tornarsene al sicuro a casa. Il giorno seguente ha denunciato l’accaduto agli agenti della Polizia locale e il sindaco Alessandra Consonni ha a sua volta allertato i carabinieri.

Uno del branco è già stato individuato. "Le generalità di almeno uno dei soggetti coinvolti nell’episodio segnalato sarebbero già state individuate", conferma il primo cittadino, che si è interessato personalmente della questione e che adesso sta valutando le possibili azioni da intraprendere in relazione pure all’età dei presunti colpevoli. "Anche i quattordicenni sono imputabili e certi maltrattamenti alle persone cosi come i danneggiamenti di beni non sono monellerie infantili, ma autentici reati penali – prosegue e avverte Alessandra Consonni, che ha reso la sicurezza uno dei punti principali della propria azione amministrativa –. Nei prossimi giorni interpellerò i testimoni dell’accaduto e i genitori, anche in merito ad alcuni altri episodi di inciviltà che si sono verificati in paese".