
I rappresentanti delle istituzioni e del settore pentitenziario riuniti a Lecco
"Garantire la sicurezza e la speranza di anime sofferenti". Un compito delicato, difficile, in un luogo sovraffollato, quello dei 42 agenti della polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Pescarenico a Lecco, dove sono detenuti 84 reclusi rispetto ai 53 posti regolamentari. "Un lavoro non comune il vostro, poco conosciuto, ma non sostituibile – è il ringraziamento pubblico di Luisa Mattina, la direttrice del carcere di Lecco, in occasione del 208° anniversario di fondazione della Penitenziaria celebrato a Palazzo delle Paure –. Siete donne e uomini che avete scelto di indossare una divisa, spesso lontano da casa, per prendersi cura di chi lo Stato vi ha affidato".
"Legalità, rispetto e umanità sono i nostri valori", sono le parole del sostituto commissario coordinatore Vincenzo Spagnuolo, comandante della polizia penitenziaria di Lecco, i cui agenti in un anno si sono occupati di 183 ingressi in carcere, 178 uscite, 68 prelievi di Dna, 562 traduzioni (scorte dei reclusi), per un totale di 1.625 unità equivalenti impiegate. Durante la ricorrenza sono stati premiati due agenti: l’assistente Junior Bottazzo, 44 anni, dal 2011 in penitenziaria, e l’assistente capo Giuseppe Durante, 54 anni, 24 con la divisa blu e azzurro. Oltre che la direttrice, a consegnare loro il riconoscimento sono stati il prefetto Sergio Pomponio, il sindaco Mauro Gattinoni e il generale di brigata Aduo Vicenzi, direttore dell’Ufficio V del Provveditorato regionale. Molti gli ospiti: i vertici delle forze dell’ordine, il presidente del tribunale Marco Tremolada, il procuratore capo Ezio Domenico Basso, i consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli e gli alunni di quinta elementare della Edmondo De Amicis che hanno intonato l’inno nazionale. Daniele De Salvo