
MONTEVECCHIA (Lecco)
In crociera in navetta al Parco del Curone. Per raccogliere castagne, ma anche alla scoperta degli storici e caratteristici borghi alle pendici del Monte di Brianza. Le domeniche di ottobre è attivo un servizio gratuito di bus navetta tra le stazioni di Cernusco Lombardone e di Olgiate Molgora e il Parco della Valcurone per accompagnare i visitatori a caccia di castagne o che vogliono trascorrere una giornata all’aria aperta in quello che è considerato il “giardino di Milano“, evitando che affollino strade e parcheggi e inquinino l’atmosfera con le loro auto. La prima, domenica scorsa, ha incassato il tutto esaurito, per questo la sperimentazione è stata subito ampliata.
"L’orario del servizio che resta gratuito è stato aumentato anticipando l’inizio e posticipando il termine, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17 – spiega il presidente del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone Marco Molgora. La navetta che parte dalla stazione di Olgiate - Calco - Brivio cambia inoltre destinazione: non più Spiazzo, ma Mondonico, piccolo nucleo di grande valore paesaggistico da cui partono i sentieri che salgono al Monte di Brianza. "Come per la navetta che si attesta nella Valle del Curone, anche in questo caso si vuole verificare l’interesse e la disponibilità dei visitatori a rinunciare all’auto per avvicinarsi ai luoghi di maggior interesse, posteggiando nei parcheggi delle stazioni o, meglio ancora, arrivando direttamente con il treno – prosegue il presidente del Parco della Valcurone -. L’obiettivo è ridurre il traffico automobilistico diretto verso i luoghi più sensibili dell’area protetta, dove già si applicano restrizioni ai mezzi in ingresso e non è disponibile un numero significativo di parcheggi". Le navette partono e arrivano ogni 20 minuti, mezz’ora e per salire a bordo occorre esibire il green pass.
A terra e a bordo ci sono volontari del Parco che accompagnano i visitatori per fornire informazioni e mappe per la visita. Se anche la "replica" con la "variazione" avrà successo, il servizio potrebbe essere ulteriormente esteso e magari mantenuto anche in futuro. "Nello scorso fine settimana i boschi del Parco sono stati invasi da una miriade di raccoglitori di castagne, con numeri che inevitabilmente comportano la compromissione del delicato ambiente naturale – avverte inoltre Marco Molgora -.Non dobbiamo dimenticarci che la maggior parte dei boschi del Parco sono di proprietà privata e come tali lo sono anche i boschi di castagno. Chiediamo quindi ai visitatori di limitarsi alla raccolta delle castagne che sono presenti sui sentieri". Non bisogna inoltre aprire i recinti destinati al pascolo degli animali e occorre tenere sempre i cani al guinzaglio.
Daniele De Salvo