
Meraviglie in miniatura quelle in mostra al Politecnico di Lecco
Lecco, 31 luglio 2016 - Il week end dei Lego è già un successo. Ben 185 espositori provenienti da Italia, Germania, Francia, Belgio, Austria, Svizzera e Israele si sono dati appuntamento per l’edizione 2016 di Itlug, il ritrovo per tutti gli appassionati dei mattoncini al Politecnico lecchese. E l’obiettivo è quello di superare le 16mila presenze dello scorso anno.
«Ogni edizione va sempre meglio, speriamo di superarci ancora – spiega Marco Chiappa presidente dell’associazione che organizza l’omonimo evento - Anche quest’anno ci sono costruzioni da vedere, come la riproduzione della piazza di Udine, la raffigurazione della battaglia di Waterloo, ma anche due torri che sfiorano il soffitto. E molto altro ancora con tutte le iniziative in programma». Un fine settimana di festa per tutti gli appassionati dei Lego, adulti e bambini, che si sono riversati al Politecnico, non per studiare bensì per divertirsi. Obiettivo riuscito agli espositori, come Daniele Lovati, in arte Cucù, che ha realizzato due torri gigantesche. «La più alta tocca i 262 centimetri» spiega.
Armato di pazienza certosina l’uomo, proveniente da Abbiategrasso, per la prima volta è presente all’Itlug. E tempo fa ha ideato una costruzione ispirata all’universo del «Signore degli Anelli», con due torri e i rispettivi eserciti che si danno battaglia. «Ho iniziato due anni fa - spiega - ora l’opera è terminata. Ho utilizzato oltre 400mila pezzi e con quello che ho speso avrei potuto comprarmi un’utilitaria. Però sono molto soddisfatto». La costruzione ha anche un significato ben preciso. «Rappresenta il male presente nell’umanità. Ma nonostante tutto c’è ancora un po’ di bene che riesce a resistere ed è presente con un avamposto con colori più chiari».
Un’altra battaglia, questa volta avvenuta realmente, è stata ricreata dal belga Johan Leys che con i mattoncini ha ricreato la battaglia di Waterloo, avvenuta nel 1815. «Ho numerato tutti i pezzi principali dell’opera, l’ho smontata e l’ho rimontata qui anche se in piccolo, altrimenti non ci stava». È invece completa la costruzione di Lorenzo Battaglieri, toscano trapiantato in Valtellina e presidente di ValtBricks, un gruppo di appassionati di Lego. Il suo lavoro rappresenta, di base, un Luna park e ci sono circa 20-25mila pezzi. Il pezzo forte dell’opera è rappresentato dalla tecnologia. «Sul trenino che gira intorno al plastico è montata una telecamerina che trasmette in diretta sul piccolo schermo del drive in. Siamo gli unici presenti con illuminazione dinamica, poi ci sono trivelle in azione e abbiamo ricreato pure le scritte nel grano spesso attribuite agli alieni. E c’è pure una strada sopraelevata».